raggi erano cosí brillanti che Cipí ne fu abbagliato. — Passerì, vieni a vedere! — Nel buco nero ci sono due luci... ah, sono sparite! — brontolò Cipí
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, incuriosita, si fece accanto a Cipí. Le luci delle due stelle intanto non si stancavano di invitare: — Ogni sera, appena Palla di fuoco è scomparso, noi
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parole invitavano gli uccelli nel paese della felicità. Io chiamai Passeri e lei, appena si affacciò, si accorse che dietro a quelle luci colorate, c'era
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vento salmastro dello stretto. Piccolissime, rare luci animavano il buio della città: da quei segni d'uomo, lo sguardo sali irresistibilmente alle
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, richiami di luci e ombre, scivolamenti di scafi, scantonamenti di figure. Costantinopoli avanzò, riempiendo lo sguardo, lo spazio, gonfiando il suo brusio
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città sotto di lui e nei piccoli villaggi lontani al di là dello stretto, luci di fiamma si accendevano, come frammenti di sole che solo ora, nell'ombra
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addormentata, io faccio sempre accendere luci abbondanti, perché assai spesso, quando le dormo accanto, o anche quando dormo nei miei alloggiamenti, io mi
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