campagna e dalla campagna al nido e sceglieva per lei i chicchi di grano piú teneri e grossi e saporiti e quando glieli portava le diceva: — Porta
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di fuoco sta maturando certe palline rosa che saranno una bontà... — le diceva. E lei: — Chissà se un giorno potrò uscire da questo nascondiglio e
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. — Parola di Cipí! — disse lui. — Parola di Passerì! — disse lei. E si misero a cercare un posto quieto e sicuro. — Sarebbe bello in riva al nastro d'argento
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anziane fu quella di Beccodolce, che aveva il nido ai piedi della torre fumante; anche lei disse che passerotti cosí belli e vispi non ne aveva visti mai
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, chi sa perché, scure e imbronciate. Poco dopo Chiccolaggiú lanciò un altissimo grido: — Cibo! — E via tutti dietro a lei. In mezzo a un cortile c'era
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parole invitavano gli uccelli nel paese della felicità. Io chiamai Passeri e lei, appena si affacciò, si accorse che dietro a quelle luci colorate, c'era
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. Spostandosi a sinistra, a passi lievi, il pittore si portò oltre il baldacchino, sorprendendo la fronte sgombra e il viso di lei. Uno sgomento del capo, del
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Amilah: solo l'ingombro dell'angelica testa, un alone di linee dell'immagine futura. Ma se anche lei, muovendosi nel sonno, non avesse molto rallentato
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. Gentile sedette di fronte a lei, lentamente. Aveva gli occhi stanchi, ma ancora pieni della luce dormiente di Amilah. — Generoso e potente è il
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dipingerli, se lei meno di altri deve sapere? — Domani non poserò per te, — disse il Sultano. - Nella piena luce del mattino sarai condotto nei giardini
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fatto la prima notte si sdraiò sul fianco a tre passi da lei, e la guardò. Vide che respirava piú velocemente del solito, ed aveva un colore piú
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pittore veneziano è stato chiamato al Palazzo per ritrarre il Sultano... — Tu sei quel pittore, — lei disse, quieta. — Ma altra è la risposta che voglio
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, chino e silenzioso, oltre la soglia. Fermandosi a quattro passi dal giaciglio dove Amilah sedeva, Maometto si fermò. Guardò lei, poi il pittore, poi
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20. Maometto Secondo parlò, ritirando lentamente la mano che lei, dopo il bacio, aveva trattenuto. — Amica stupenda, — disse, — benché io stia per
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21. Gentile non rivide piú Amilah. Anche pensandola, per strana contaminazione, l'immagine del volto e del corpo intero di lei appariva lacerata
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, respiro interrotto e cuore in capriola. Piú che la sola bellezza, straordinaria davvero, non avendo lei alzato lo sguardo per vedere che tempo faceva, ma
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discreta pigrizia, e all'istintivo orrore per le discordie che anche in lei stessa sarebbero sorte a voler discutere il suo stato, la giovane donna aveva
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, lasciando che la badessa accumulasse ragioni: piú assennato e grave sarebbe parso l'assenso in lei già pronto e pieno. Non tanto la ingolosiva
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dito del frate si alzò allo spigolo dell'intelaiatura: e gli occhi di lei, nello spostarsi a quel punto, incontrarono gli occhi di Filippo, in un
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meglio, — disse lui. — E come, frate Filippo? — Pregheremo. Cosa sarà piú gradito a Dio, e alla sua santa Madre, che ascoltare lodi di lei, mentre
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taceremo. E giunse le mani, e intricò le dita, crucciata. Il pittore alzò brevemente lo sguardo: vide in lei il dispiacimento risentito di chi aveva
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bella di lei. Gli occhi di Maometto erano fermi, ma il suo petto si muoveva in un respiro sovrabbondante, e le mani posate sulle ginocchia avevano
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