l'uccellino e voleva dire sí. Ma dopo un attimo ricominciò: — Mamí, che cos'è la pianta? — La pianta sono le braccia verdi dove ci riposeremo al primo
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mostravano i polpastrelli lisci e rosati. «I baffi li vedo, — pensava Cipí, — ma gli artigli dove sono? Adesso è il momento buono per scoprire il mistero
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mare e là, purificate e alleggerite risalirono un giorno esultanti in cielo dove il vento le fustigò a dovere e cominciò a farle correre di qua e di
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. — Mamí!... aiuto! Mamí!... — gridò con tutta la voce e sbatteva le ali per risalire. La mamma volò sul camino e lo chiamò disperata: — Mio Cipí, dove
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. Prima andarono sull'alto susino dell'orto dove ogni sera prima di dormire i passeri del tetto si raccontavano i fatti della giornata. Per Cipí fu
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andarono in fondo al campo. — Dove andate? — disse Cipí, guardandosi attorno incuriosito. I passeri non si vedevano piú, ora: ma si vedeva avanzare in mezzo
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. — E si addormentavano stanchi e felici dove capitava: sotto una tegola o sul fieno o sotto le stelle, l'uno accanto all'altra, cosí vicini che il
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. Allora anche l'ultima stella spense il lume e andò a letto. Che notte! Il nuvolone brontolava: — Dove sono i nemici? Buuumm. Se li trovo li accomodo
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! — disse, cominciando a buttare all'aria con furiosi colpi di becco l'erba ammucchiata dalla falce. — Dove sei, Margherí? Dove sei? — ripeteva. — Son
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. dove. Piú tardi venne anche Chiccolaggiú, cosí chiamata per la vista acutissima con cui scorgeva un chicco di grano al di là del nastro d'argento in
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azzurro, dove Cipí e la sua compagna fecero mille voli, diventò grigio come il fumo, senza un buchino da cui filtrasse un raggio di sole. I piccoli passeri
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e partirono in cerca di cibo. Cipí esplorò la riva del nastro d'argento, dove un tempo aveva conosciuto Margherí: tutto era sepolto sotto un manto
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attenti allora! Meglio la fame che la morte! — disse Cipí preoccupato. E Passerì: — Quella cordicella dove va? — Nella tana dell'uomo, — osservò
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paura... noi vi porteremo dove c'è la felicità — ripetevano gli occhi parlanti senza stancarsi mai. A quel punto si senti sui tetti uno zampettío
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dalle tegole e commentavano sottovoce: — Poveretta è il settimo che l'abbandona. — Dove si sarà ficcato? — Chi lo sa! — Su questo tetto non c'è mai pace
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delle api, la vita e la morte di Margherí e le altre incantevoli storie della vita. Poi li portò a visitare i posti dove gli altri passeri facevano i nidi
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dove li aveva veduti: nemmeno lui lo sapeva. Forse non esistevano in nessun luogo del mondo e in nessun sogno umano: però erano, a vederli, come vera
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doppia immensità del mare e del cielo. Chissà da dove e quando spuntati, quattro gabbiani facevano strilli attorno al bordo alto della vela, pronti a
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fogli di pergamena delle linee di contorno. Senza preavviso, ad un tratto, Maometto si era alzato dallo scranno dove sedeva, e seguito dai suoi
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, divennero stupiti ed ostili. Voltandosi, sbirciando intorno, le belle cercavano di scoprire dove volava lo sguardo arreso del visitatore: e gli occhi di vario
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, straniero. Un ladro è forse meno colpevole, se è nato in un paese dove il furto è consentito? Ma la tua colpa e vergogna sono rese ancora piú grandi
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, chino e silenzioso, oltre la soglia. Fermandosi a quattro passi dal giaciglio dove Amilah sedeva, Maometto si fermò. Guardò lei, poi il pittore, poi
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che imbrattare con disegni di fantocci i libri suoi e altrui. — Da dove vengono, Filippo, — interrogava con brusca allegria il priore. — Da dove
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priore gli aveva chiesto da dove venissero le figure che faceva sui libri. — Il fatto è, caro Diamante, che non era tutto inganno o burla quello che
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ritorno dalla chiesa di San Domenico, dove eran finite due tavole, andando verso il Ceppo, casa di un certo Francesco di Marco, per accordarsi su un
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fontane e lavatoi, percorrendo il mercato, parlando a fanciulle per studiarne il volto in mutevole espressione, passeggiando nei luoghi dove passeggiano
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parve quello del frate incontrato due giorni prima, e brevemente guardato, sotto la tettoia dove s'era riparata con suor Anna e suor Maria da quel
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colui che dipinge, o almeno l'angolo destro alto di questa tela: qui, dove metto il dito. E mentre suor Marta, appena sbiancata, arrossiva di nuovo, il
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in alto, dove una mezza dozzina di tortore, spruzzo di caglio in cielo, vorticavano bianchissime. Cercò di non pensare al frate pittore e alle sue mani
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tocco mi occorre un po' d'olio, di quello puro... Mentre esco a respirare nel chiostro, potresti tu, che sai a chi e dove chiedere, portarmene una
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tavolo basso che i servitori portavano già imbandito nella seconda stanza. — Da dove cominciamo, Madurer? — chiese un mattino il pittore, dopo molti
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7. Passarono i giorni, e nascevano le montagne. Non soltanto la vallata dove vivevano Insubat e Mutkul, e le pendici su cui il cane zoppo correva
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. Poi Madurer tornò vicino alla parete, dove il punto sul mare era soltanto un poco piú grosso del giorno prima. — Che nave è? — Non lo so, Madurer
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attraverso i pascoli piú ricchi della valle, dove brucavano quieti montoni abbandonati, riportava alle prime case del villaggio. Sakumat fece tre volte
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stelle. — Lo vedo. Ma le stelle dove sono? Madurer mise un dito davanti alla bocca, come per rivelare un segreto. — Presto Sakumat dipingerà la notte
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14. — Dove va la nave, Sakumat? — chiese Madurer con voce fioca. Ormai passava gran parte della giornata sui cuscini, a guardare il lavoro del
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il passo pericoloso dei Dardanelli. — Cosí non vedrò Tenedo, dove la flotta achea si nascose... — disse il pittore, lisciando la corta barba. Come
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propria mano, dove il piccolo l'aveva baciata, e sorrise. — Questa è la risposta alle tue domande, amico mio, — disse. — Per quanto mi riguarda
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, dove i mercanti del Levante vendono terre colorate e i preziosi pennelli damasceni. Vedete dunque, Signore e Venerabili, come sembra che la stessa mano
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che non sempre le terre o le navi dove sventola la bandiera cristiana, sono migliori di quelle dei fedeli di Allah.
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barca che, sola, era ferma a cento metri da riva, si accostò alla nave, nel punto dove la fiancata si apriva poco sopra il livello del mare. Preceduto
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, questo mio fedele ti accompagnerà nella stanza dell'harem dove lei riposa: per una parte della notte potrai svolgere la tua opera, raccogliendo alla
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