mare e là, purificate e alleggerite risalirono un giorno esultanti in cielo dove il vento le fustigò a dovere e cominciò a farle correre di qua e di
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fecero correre nel cortile e ogni volta che Cipí spiccava il volo e cadeva in terra, i bambini ridevano. Ad un tratto Cipí udí un grido: era la sua mamma
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forse mi ferirò le mani! » All'improvviso il Sultano, correndo con il coltello, si fermò, e gridò: «Io sono il Sultano, tu devi correre: tu sei il
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come una nostalgia, una malinconia totale, sentirsi nell'abisso del non-amato, del non-diletto, del non-guardato. Ebbe la folle voglia di correre via
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a correre, per qualche tratto almeno, la bella via della passione: e poiché quella via assai di rado passava vicina ai luoghi delle pitture, con
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non può vivere all'aria aperta, e correre e giocare nel giardino del palazzo, come fanno i figli dei miei servi. Non soltanto: non può abitare una
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