interrogassi io, quelle tue venerande sorelle? Io ho una certa maniera per far ciarlare le donne, proprio tutta mia. - Prova, - rispose il vecchio
, pianse amaramente, ma non cessava di pregare per lui. Una notte però le apparve la Madonna e le disse: - Figlia diletta, le tue preghiere sono inutili
un'assassina. Allora non mi stupirebbe che in codesta carretta tu ci avessi dei compari per darti manforte a commettere le tue infamie. Ma, dimmi un po
qual cruccio opprimeva il cuore di Leone, e gli disse in tono benevolo: - Vieni meco, figlio mio, forse potrò sollevare le tue pene. Il tronco
perché lo liberasse da quella persecuzione. - Abbi pietà dello stato mio ed io m'impietosirò delle tue sofferenze, - rispondeva l'ombra implacabile. La
rozzi di te, e allora se ne ingelosirebbero e le farebbero scontare con tanti dispettucci le tue lodi. Tu devi in pubblico trattarla come i tuoi fratelli
la vedetta annunziò il suo arrivo, Gualdrada gli corse incontro nel cortile ed abbracciandolo gli disse: - Io vedevo le tue esitazioni e ne conosco la
istato di peccato, sto a bruciare in Purgatorio. - Che vuoi, infelice, da me? Io sono pronto a sollevarti, per quanto posso, dalle tue pene. - Ascoltami
forse un becchino, io, Padre reverendo? Non mi muovo mai dal focolare e non bazzico certo nelle tombe! - rispose fra' Gaudenzio dopo un momento. - Le tue
diletta Figlia mia non avesse esaudito le tue preghiere, tu e l'esule non avreste più neppure questo ricovero. Non capisci che sono gli urli di lui
, fratello mio, - rispose Tendegrimo, - chètati per carità! Le tue parole la fanno pianger di più. Non vedi che la misera ha l'età di nostra madre, che
portarlo via. Sono io che ho accarezzato le tue manine colpite dalle nerbate, io che ho chiamato gli altri angioli ad allietare col canto le lunghe ore di
Amabile alzando su di lui i bellissimi occhi. - Bella fra le belle, vorrei offrirti questa rosa, meno fresca delle tue labbra, - rispose il signore
quale motivo ti spinge a ricorrere a me, - le disse, - e il mio soccorso non ti mancherà. Gl'invidiosi hanno tentato di distruggere il frutto delle tue
: sono tue. - Grazie! Grazie, mamma! Come farò a rendere a voi, a tutti, il bene che mi fate? - S'aspetta la novella! - urlavano i bambini di fondo alla
: - Non piangere, Bianca, la tua Chiara sarà sempre al coperto della miseria. Fila con le tue abili mani un grembiule per la tua bambina. Ogni volta che
parole di una femmina, - rispose il Conte con disprezzo, - ritirati nelle tue camere e lasciami fare. - Signor mio ascoltami, - insisté la Contessa. - Io
non tollero accanto a me chi osa giudicare le mie azioni; vattene! - e con l'indice teso gli accennava la porta. - Non sono le tue ingiurie che mi
Accademia della crusca
