, specialmente i fiorini d'oro della Repubblica fiorentina, quelle belle monete col giglio da un lato e san Giovanbattista dall'altro, che si coniavano
chiusa come se dentro non ci stesse nessuno. Però i più curiosi, mettendo l'orecchio contro il buco della chiave, sentivano un rimuginìo di monete e
guardava il Conte. - Non ti basta? - domandò messer Alessandro. - Collinetta amena può contenere altre monete, - rispose Riccio. Il Conte tornò al
gioiello, sentiva ridestarsi in cuore tutta la sua cupidigia, e gli pareva già di vedere le belle monete d'oro che ne avrebbe ricavate, vendendolo
perle, le foglie secche in monete d'oro, e la sabbia in diamanti! L'incantesimo era rotto, il miracolo era avvenuto e le ricchezze che i Nani avevano