am Elke!» Si sarebbero scritti quell'estate e ancora l'anno successivo, ma a un certo punto la corrispondenza si sarebbe interrotta per non
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scritti sette. Questi canti egli li aveva letti agli amici raccolti a veglia in casa sua, e la lettura di essi era bastata perché tutta Firenze
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Selvaggia, educati e cresciuti insieme, quanto bene si volevano; e si erano scritti, prima per deplorare l'inimicizie dei loro padri, poi per sfogare il
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Accademia della crusca
