sonagli e di stracci rossi, e pretendeva che il cavallo avesse virtù di leggere nel futuro. Banfio era noto alle corti e nei castelli, e per le sue
prosa letteraria
disposto a rimanere in quella solitudine. Egli era assuefatto alle Corti numerose, popolate di dame e di cavalieri, alle liete brigate, e sentiva che a
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