fichi, accomodando queste frutte in una specie di rozzo catino di terraglia scura, disponendole sulle felci e ornandole di garofani e di ciuffetti di
prosa letteraria
. Difatti, quando ebbe vuotato lo zibaldone in un catino, prese da una cassa tante ma tante calze rosse; quindi scese in cantina e tornò su con un
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