Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di
, Guglielmo: l'eterno nemico del genere umano e tuo in ispecie, vide la penna che tu conficcasti nel terreno per riconoscere il luogo ove giaceva il tesoro, e
, avevano veduto il sarcofago manomesso e il cadavere del Duca con la testa separata dal resto dello scheletro. Essi riferirono tutto a Guglielmo che
mercanti saraceni giungessero alla Reggia, il re Guglielmo era informato che il duca di Morvagna aveva sborsato lo scudo d'oro per l'acquisto del cavallo e
erano velati di mestizia, ove tutti i discorsi si aggiravano sulle pubbliche calamità. Guglielmo non usava, come il padre, dilettarsi nel soggiorno
Guglielmo I, detto il Malo, per la sua malvagità, il quale era succeduto a Ruggiero II suo padre. Avido di ricchezze, non badava a impoverire i suoi sudditi
fosse pagato con uno scudo d'oro nascondeva un tranello del re Guglielmo, e poichè non bramava altro che perdere il fratello, si sarebbe disfatta di
superbo . . . . . . . . . . . » 85 La bella ragazza . . . . . . . . . . » 99 Guglielmo il Malo e lo scudo d' oro . . . . . » 121 La visione di Guglielmo il
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