parte il fatto che un pensatore artropodo potrebbe con egual diritto ritenere che gli esseri più «perfetti» siano le formiche, le api e le termiti
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sviluppati e perfetti (cfr. p. 86). Ma prima di accettare ciecamente questa obiezione, come parecchi hanno fatto, si deve considerare che molti sono gli esempi
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terminare la sua opera con i più perfetti, ha complicato gradualmente la loro organizzazione, e, diffondendosi gli animali generalmente in tutte le
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adatti, meno perfetti - se si vuole adottare questo termine - sono perciò stesso meno vitali, e vengono man mano eliminati, nel corso delle
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in pasto alle proprie larve, sono utili in quanto sono completi, perfetti. Non si vede come un breve aculeo sprovvisto di ghiandole del veleno, di
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