capo brutalmente slogato dallo strappo della corda, gli occhi vitrei e le mani legate dietro la schiena: portavano al petto cartelli scritti in russo
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motore. _ Verso Zawiercie! _ gli gridò Gedale, che aveva preso posto accanto a lui nella cabina. Seguendo i cartelli indicatori che i russi avevano affissi
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smozzicati, campi sportivi su cui già crescevano erbacce. Nei centri abitati, mucchi di macerie su cui si leggevano cartelli: "Non calpestare: corpi
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Accademia della crusca
