le 23 coppie dei cromosomi umani; e così dicasi per molti animali e piante. Con questo metodo anche la conoscenza delle mutazioni di struttura dei
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L’evoluzione ci appare dunque - come la storia dei popoli umani, come la nostra vita stessa - un processo che è fino ad un certo punto predeterminato
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ossa di elefanti, rinoceronti e altri mammiferi, oggetti di selce scheggiata, che interpretò esattamente come manufatti umani. Questi ritrovamenti, a
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La tappa più recente è documentata dai resti di scheletri umani e dei manufatti che sono opera dell’uomo.
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con l’aumentare dell’età) non è facile impresa la datazione e l’interpretazione precisa dei resti fossili umani più antichi.
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La comparsa di esseri sicuramente umani, appartenenti al genere Homo, può collocarsi nel periodo Pleistocenico o Quaternario, cioè nel più recente
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I più antichi fossili sicuramente riferibili a resti umani (la famosa mandibola di Mauer, presso Heidelberg scoperta nel 1903) si possono forse
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, circa 70 000 anni fa. Ma lo strano si è che l’uomo di Neandertal comparve in Europa improvvisamente in epoca posteriore alla comparsa di esseri umani
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evoluzione non ha progredito parallelamente in tutti i ceppi umani. Alcune razze, come p. es. gli Aborigeni australiani, si trovano ancor oggi in
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caratteri umani. Dart lo denominò Australopithecus (cioè scimmia dell’emisfero australe) africanus e lo considerò come un possibile anello di transizione
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preumani e umani diversi.
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particolarmente elevata nei grandi agglomerati umani, riescono a ristabilirlo. Vi è cioè una lotta per l’esistenza, in cui molti individui soccombono. Darwin
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