Accanto a queste massicce «nature» vorrei ancora ricordare - tra le opere volumetriche dell’artista - tutta la vasta schiera delle palle di ceramica
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sviluppo) far rientrare in una categoria artistica consanguinea a quella di Fontana, si possono ricordare i seguenti artisti italiani: Manzoni
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propugnato da Fontana, ma ciò richiederebbe ancora troppo spazio. Vorrei però almeno ricordare come la tendenza di cui sto trattando ebbe un periodo di
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spazio che la ospita; o ancor meglio (e vorrei ricordare qui gli studi di Edward Hall nella sua Hidden Dimension1) il rapporto così complesso
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’union tra scultura e oggetto industriale, tra «opera d’arte» e opera meccanica. E mi sia concesso di ricordare come proprio un italiano, che poi tralasciò
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ricordare ancora l’impegno di fornire allo spettatore qualcosa di più d’un elemento di passiva contemplazione (magari d’una contemplazione attivatrice
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vorrei ricordare opere di tipo «oggettuale» e primario create alcuni lustri or sono da artisti come Franchina, Barisani, Munari, Marotta, e molti altri.
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Tra le mostre che, negli ultimi mesi, hanno ospitato alcuni degli esempi più caratteristici di una tendenza oggettuale, vorrei ricordare quella di
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tali da permettere una realizzazione davvero unitaria quale era prevista. Tra questi devo ricordare, ad esempio, Gilardi che avrebbe potuto creare
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Potrei ancora ricordare, accanto ai due ambienti basati su effetti stroboscopici di Boriani e del Gruppo Mid, un altro ambiente, come quello di De
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tecnologica») vorrei ricordare in primo luogo il gruppo fiorentino «70» di cui fanno parte poeti come Pignotti, Miccini, Lucia Marcucci, pittori come
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Molti altri pittori italiani hanno svolto nella loro opera un analogo dialogo pittorico-letterario; potrei ricordare ad esempio alcuni dei
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, volti verso un recupero della figurazione (e tra questi è opportuno ricordare, come particolarmente incisivi, quelli di Adami, per l’Italia, di
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triadique de la représentation et que dans cet ordre même quelque chose échappe à cette relation»1. E qui vorrei anche ricordare le parole stesse di
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Anche limitando il nostro discorso all’Italia possiamo ricordare quanto è accaduto a Milano contro la Triennale, a Venezia contro la Biennale, a
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Ma, a questo punto, e prima di chiudere queste rapide annotazioni, occorre fare un passo indietro e ricordare che almeno una corrente dell’arte
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dei mezzi elettronici per la creazione o la manipolazione delle loro opere; anche a citare soltanto i più noti, potrei ricordare almeno gli italiani
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tra parentesi, epochizzando l’elemento oggettuale a favore di quello concettuale. Vorrei ricordare a questo proposito un’importante osservazione
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’arte» (mentre, ed è triste doverlo ricordare, è proprio da una considerazione polisemica che deriva il loro «indice di gradimento» da parte dei
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verbale. E basti ricordare ancora quanto Cassirer affermava sin dal 1924: «...le forme fondamentali della civiltà spirituale hanno la loro genesi nella
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altre presenti a questa mostra e che appaiono necessariamente sbiadite e incerte. Eppure bisogna almeno ricordare - perché il panorama di questa
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ricordare e che si può identificare nelle opere di due artisti qui presenti: l’italiano Dorazio e l’inglese Pasmore.
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E vorrei ancora ricordare almeno alcune delle attività iniziate allora con mezzi assolutamente inadeguati, mentre dovevano resultare in seguito di
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si vogliano ricordare - come nuove figurazioni - quelle dello jugoslavo Srbinović (piuttosto legato alla vena folkloristica e certo meno significativo
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Presidente: «Eh, no, questo almeno lo dovete ricordare».
Presidente: «Dove?... Che giorno?... Che ora?... Quanti erano i suoi rapitori?... Cerchi di ricordare bene, altrimenti dice delle cose che possono
Si può invece ricordare che il «mal di Coppa Davis» nacque cinque anni fa a Zagabria proprio contro la Jugoslavia: fu in quell'occasione che Panatta
io avevamo l'appoggio costante e inesauribile dei due mediani Grezar e Castigliano. Quell'anno essi segnarono 12 gol, ma nel '46 - tanto per ricordare