patine e del tocco manuale, e neppure sculture che abbiano pescato nei detriti della junk-culture (come a suo tempo quelle di Chamberlain o di César), ma
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’un Marini, d’un Manzú, d’un Couzijn, d’un D’Haese, d’un Moore) e quella che ormai ha abdicato alla «piacevolezza» del tocco manuale o alle lusinghe
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affidata alla sapienza e al gusto dell’intervento individuale e manuale.
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nuovo risveglio di produzioni artistiche che riportano pittura e scultura alla loro matrice manuale e gli conferiscono ancora una volta quella
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volumetrici («strutture primarie») il più delle volte costruiti su progetto dell’artista ma di fattura non manuale. In altre parole molte di queste
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manuale non ha perso ogni capacità espressiva o dove un’inventività beffarda e umoristica ha saputo prevalere sull’atteggiamento rigoroso come nel caso
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riprodotta, conservare quelle particolari caratteristiche del tocco manuale che solo l’artista le può imprimere. D’altro canto per il fatto stesso d’essere
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e non in quello della realizzazione manuale. Dal che deriva che tali opere non devono essere considerate come «pezzi unici» provvisti d’un loro alone
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Tilson, dunque, costruisce degli oggetti nei quali l’elemento manuale conferisce quell’indefinibile connotazione di unicità e di irrepetibilità che
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manuale scevra da qualsiasi impegno etico ed estetico, e vediamo piuttosto il caso dell’autentico realismo sociale. L’analogia non è che apparente: i
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