prodotti di solito definibili come «artistici», e quindi tendenti a presentarsi come pure esercitazioni concettuali a contenuto filosofico, politico
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evidentemente «storica» (e semmai prestorica; ma non certo preistorica). E tuttavia anche una simile limitazione del pensiero filosofico ad epoche storiche
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per quanto concerne la filosofia le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il pensiero filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o
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Il divenire operante d’un determinato pensiero filosofico a distanza di tempo (che potrà essere ampio: neoplatonismo della scuola di Chicago; o
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, religioso, filosofico che possa accomunare quelle civiltà a quella occidentale. Per cui il significato storico-religioso, oltre che artistico del barocco
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universalità) rispetto alla maggiore limitazione «storica» del linguaggio filosofico.
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imprecisa di quanto non sia quella che di solito si ottiene attraverso il linguaggio verbale (e quindi filosofico); ma ritengo che, anche in assenza d
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pensiero filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in assenza d’ogni suo riferimento all’universo artistico: se esiste un versante estetico del
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pensiero filosofico molto spesso coincide e collabora con la creazione artistica d’una data epoca, in assenza di dati (scritti) di detto pensiero i momenti
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sopra: in quei casi in cui fa difetto ogni documento del pensiero filosofico d’una determinata civiltà, potremo giustamente e fruttuosamente
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tramandatici dall’antichità, che sono - dopo tutto - le opere d’arte di quelle popolazioni. Ed è bene riaffermarlo: se il pensiero filosofico d’un popolo
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filosofico-informative di Bense che, come è noto, cerca di giustificare talune strutturazioni pittoriche sulla base delle ricerche che fanno capo alla
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