costruttivismo degli anni venti oppose alle scorie espressioniste. Oltre a ciò l’adozione, in molti dipinti di questo periodo e in quasi tutti quelli con i
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. Così, accanto ad una prolungata creazione di dipinti basati su tagli e fori (e questi ultimi come dissi anche eseguiti semindustrialmente negli
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originali e inventivi di questa epoca, e che, nella serie dei suoi dipinti bianchi, dove materiali insoliti erano impiegati, seppe realizzare a pieno un
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Vien fatto, ogni tanto, di passare davanti alla vetrina di qualche galleria d’arte che espone ancora «quadri dipinti a olio su tela» che ritraggono
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Quanto ho detto spiega altresì perché un artista come Turcato in una mostra recente abbia sentito il bisogno di «oggettualizzare» i suoi dipinti
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» costituiscono altrettanti racconti figurati dove l’atmosfera surreale si tinge d’una precisione cronachistica e assurda. Ecco, ad esempio, i dipinti della
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dipinti non solo di Pollock, ma di Kline, di Brooks, di Sam Francis, e persino di Tworkow e di Guston, e finalmente a quelli, che solo in un secondo
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solo nei dipinti americani e nello stesso Cityscape statunitense), per violenza. Mi resi conto, allora, di quanto fossero false le riproduzioni
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delle arti visive (anche nei dipinti più esplicitamente figurali). D’altro canto è proprio l’indeterminatezza del medium pittorico-plastico, la sua
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inventato una serie di opere basate sull’assurdo, sul materiale povero («la merde d’artiste», la linea continua, i dipinti senza colore - acromes -, o
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(una serie di dipinti bianchi e identici tra di loro «firmati» da autori inesistenti e ognuno descritto con un titolo diverso); Zorio, che si è spesso
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incontro i suoi segni. Il passaggio dai suoi dipinti ancora figurativi, a quelli dove le minute figurine si tramutano in pittogrammi e finalmente in
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definisce «spaziale» ma che è in definitiva un valersi di mezzi plastici nella costruzione dei dipinti e di mezzi cromatici e lineari nella costruzione
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identicamente usati. È questo fatto che fa guardare a molti con sospetto i dipinti di Tapies. Ma a torto: infatti questo trarre dalla natura delle
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In Germania del pari abbiamo l’esempio d’un predominio dell’astrattismo drammatico nei dipinti di Thieler, di Cavael, di Wessel, e potremo
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pittore austriaco come uno dei veri precursori di molte personalità artistiche recenti. Si considerino ad esempio dipinti quali il Ritratto di Margaret
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A noi, qui, non preme di sapere se si debba far risalire o meno al 1928 la «nascita» dei primi dipinti «informali» di Fautrier. Abbiamo il forte
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creatori, dunque, o come fruitori) i dipinti astratti (informali) alla stessa stregua di come si dipingevano e si osservavano dei dipinti
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Non che io voglia con ciò condannare - poniamo - i dipinti di Fautrier (che spesso è un raffinatissimo colorista, un prezioso distillatore di
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dipinti)? I suoi rilievi geometrici tridimensionali, in materie plastiche, levigate e lucenti, che hanno la frigida pulizia dell’ambulatorio dentistico
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immessi nei dipinti (dove il concetto di «fatto a macchina» per la prima volta veniva accettato come non estraneo a un’opera d’arte), mi sembrano ancor
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che, nei dipinti tra il ’48 e il ’52, raggiunse accenti di particolare rilievo.
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ogni avventura plastica; i loro dipinti, basati su scansioni elementari, su rapporti spesso aurei (velati – in Radice - da una sorta di pudore cromatico
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il colore (come nei dipinti di Balla e di Depero, e di quasi tutti gli artisti di questa tendenza) sia attraverso una distorsione dei volumi plastici
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poco preme sapere o scoprire se questi dipinti siano il frutto di un’autentica vena espressiva o d’un artefatto e scaltro gioco manieristico e manierato
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Un’altra forma figurativa che si è venuta sviluppando negli ultimi anni e i cui precedenti si possono solo in parte rinvenire in alcuni dipinti a
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per distinguere la poetica duchampiana da quella, poniamo, d’uno Schwitters. Mentre i collages e i «merz» di quest’ultimo non sono altro che «dipinti
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Rivisti sulle auliche pareti dei musei, nella penombra di ricchi salotti di collezionisti newyorkesi o milanesi, molti di quei dipinti che allora
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Ma, mentre i dipinti di Pollock e degli altri espressionisti-astratti prescindevano, quasi sempre, da ogni riferimento alla realtà circostante, tanto
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serie di dipinti di Rauschenberg, l’uso di squarci fotografici serigraficamente proiettati sulla tela (e come li sostituisce, potremmo aggiungere
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SÌ, ISPETTORE, I QUADRI LI HO DIPINTI IO, MA NON SO CHI LI ABBIA FOTOGRAFATI.
una mostra di dipinti a tempera, di giornalini, fiabe illustrate e una lotteria di piccoli oggetti - fabbricati dai bambini - il cui ricavato verrà