E, infatti, fu quanto si verificò in realtà: era prevedibile ad esempio, che degli artisti cinetici come Colombo, Boriani, De Vecchi, e i Gruppi N, T
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Ricorderò così l’ambiente After Structure di Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, consistente in uno spazio a percorso permutabile le cui pareti
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cosiddetta «arte programmata» e quella cinetica (con artisti come Munari, Mari, Colombo, Boriani, Varisco) o la nuova figurazione derivata in parte
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’ottima sala di Colombo) il merito di aver creato, con mezzi attuali, un’atmosfera ambientale che riesce a presentare qualcosa di diverso dalla «superficie
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, Bignardi, Bonalumi, Colombo, Mattiacci, Paolini, Scheggi). Mentre qualcosa d’analogo accadde anche alla Settimana della nuova musica di Palermo dove
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’epoca. Il programma si può in definitiva considerare assolto in buona parte: non c’è dubbio che artisti come Castellani, Bonalumi, Colombo
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in Gianni Colombo e Enzo Mari), dobbiamo ora prendere in considerazione altri due artisti che - pur appartenendo alla corrente non-figurativa - fanno
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marxiste, e le tendenze più avanzate del concretismo (il Mac milanese), dell’arte cinetica (i Gruppi N e T), e programmata (Munari, Mari, Colombo). Poi
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tipo op e cinetiche (Colombo, Boriani, Alviani, Mari) e a quelle di alcuni «oggettualisti» come Castellani, Bonalumi, Aricò, Verna, e di alcuni
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Lecci, Nannucci, Colombo; gli americani Donahue, Harmon, Knowlton e Ashworth; il francese Morellet; il belga Van Naelten; il brasiliano Waldemar Cordeiro
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studiati e descritti). Ebbene: non sarà difficile rintracciare nella mostra altri esempi di codeste ambiguità: ecco il caso di Gianni Colombo che nel suo
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dei nostri migliori designer (da Zanuso a Gae Aulenti, da Colombo ai Castiglioni, da Bonetto a Sottsass, ecc.) creavano in quel periodo degli oggetti
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altre, alcune opere di Gianni Colombo la cui ricerca si è polarizzata soprattutto su tre diversi tipi di prodotti: la creazione di strutturazioni
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Gino Colombo: «È stata una congiura»
Anche un Colombo nella rete di Rivera
Indirettamente la improvvisa esclusione di Gino Colombo (che peraltro significa un'ulteriore riduzione del potere dei moderati milanesi nel partito
Alessandrini sta svolgendo accertamenti sul piano penale in seguito all'esposto di Gino Colombo, è scattata anche un'indagine amministrativa che viene svolta
Gli esclusi e i loro seguaci (come si vede anche dalla intervista con Gino Colombo) sostengono apertamente che le liste sono state frettolosamente
Che farà ora Gino Colombo? Costretto a rimanere nei ranghi milanesi del partito (mentre gli altri "leaders" locali come De Carolis, Borruso, Tedeschi
notabile. Per Gino Colombo, esistono molti punti oscuri: si dice infatti che non la Base, ma altre correnti abbiano voluto escluderlo. Proprio coloro che
Colombo, il quale è anche capolista per la Camera. «Vittorino Colombo - si dice - non ha rinunciato alla doppia candidatura e la sorte di Pozzar è
più disparate: si attendevano le decisioni romane, si chiedevano sommarie espulsioni dal partito, mentre Gino Colombo aveva presentato un esposto in
La Lombardia democristiana è sconvolta dal giallo delle liste. L'improvvisa esclusione dai collegi senatoriali di Valsecchi, Gino Colombo, Ponzar e
Sudafrica, Duina avrebbe proposto un patto di collaborazione con un industriale del ramo ferro, Felice Colombo. Colombo dovrebbe rilevare al Milan la quota
manovre di «dosaggio» avvenute all'interno del partito nelle ultime ore. In testa con Vittorino Colombo ci sono Granelli e Rognoni, uomini che hanno
con un linguaggio ormai rituale negli ambienti di partito. E lui, Gino Colombo, grosso nome del potere bianco milanese, è furente: «È stata una
responsabili di un atto di teppismo politico. Altrimenti che direzione è?». Nessuna vendetta ma nemmeno rassegnazione. Colombo infatti ieri mattina a
' dappertutto, è stato tolto di mezzo senza combattere. Nemmeno una telefonata. In più ci sono i danni morali e materiali. Gino Colombo, segretario cittadino
comandare un uomo soltanto». Le difficoltà economiche, con l'uscita di Armani, potrebbero aumentare se Duina non riuscirà a convincere Colombo a rilevare la
voglia «dissociarsi» dalle manovre e si dice anche che il leader della corrente Vittorino Colombo «sia molto dispiaciuto per quanto è successo». I