? Credo senz’altro di sì. Innanzitutto il video-nastro accomuna in sé le dimensioni della fotografia, del film, del collage, della Selbstdarstellung
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vuoto d’uno spazio che è a un tempo un’assenza e un rilievo e un colore; e le altre tele «sovrapposte», sorta di collage in cui il leggero rilievo dà
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Duchamp e il delizioso collage di Picabia, nonché uno di quei Merzbilder di Schwitters che sono certo gli insuperati progenitori di tutti i successivi
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Si osservino, ad esempio, il collage «damdom» di Farfa, i «cristalli» di Fontana, la Cosmogonia polimaterica di Prampolini, la Composizione con vetro
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del collage e, sotto un aspetto del tutto diverso, l’argentino Berni. Non è certo il caso di considerare quest’ultimo come un artista di primo piano
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’opera di Duchamp ma per tutto il successivo sviluppo del collage e delle notazioni musicali contemporanee. Mi limiterò, invece, a riferire come in
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