realizzabile se non con estremo artificio (mentre lo è molto di più nel caso dell’architettura proprio per la sua particolare natura progettativa e
Pagina 16
un mero artificio. A questo proposito vorrei ribadire — anche senza sconfinare troppo dal tema di questo scritto - come uno dei più comuni abbagli da
Pagina 20
Sempre più il contrasto artificio-natura; il bisogno dell’uomo di modificare il dato naturale (sia esso prato, erba, ghiaione, ammasso di foglie
Pagina 217
territorio inteso nel suo confluire di natura e artificio è ben scarso. Mai che passi per la mente di qualcuno di considerare «arte» l’intervento sulla natura
Pagina 219