operativo, finiva, in realtà, per realizzare qualcosa di molto diverso e spesso con dei resultati ben superiori a quelli che le sue teorizzazioni
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imperanti per creare opere del tutto staccate dalla rappresentazione veristica della realtà. Tra le opere di questo primo periodo vanno ricordate
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realtà la «linea», lo stile di queste strutture ha ben poco in comune (salvo per il materiale e il colore, dunque per l’aspetto più estrinseco) con
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Burri, l’uccello impagliato di Rauschenberg, erano, dopotutto, elementi che «stavano al posto di», surroganti una realtà più o meno individuabile; per
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E, infatti, fu quanto si verificò in realtà: era prevedibile ad esempio, che degli artisti cinetici come Colombo, Boriani, De Vecchi, e i Gruppi N, T
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collezionista non conta. In realtà, il fatto conta parecchio: non si dimentichi che nei tempi passati l’artista creava per il committente ma sulla base d’un
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Che cosa sono in realtà i multipli e come va inteso il loro messaggio? Il multiplo - questa nuova «entità» estetica, consistente in una replica
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dubbio che possa, una volta maturato il suo pensiero attraverso di essa, prendere coscienza della realtà e sviluppare un’attività razionale (e non
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plastici - quanto nei suoi ambienti dove il confluire di elementi figurativi (spesso ispirati ad una realtà naturalistica, ma del tutto demistificati
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, derivante ancora dalle teorie dell’«art pour l’art», sotto l’influsso di estetiche idealiste; 2) un genere d’arte intesa come «rispecchiamento» d’una realtà
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’apparenza «artistica» non lo siano in realtà.
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voler significare come, in realtà, nella nostra epoca l’arte possa assumere anche aspetti diversi da quelli di ieri e tali da offrire alla mente dello
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, anche fine a se stesso. Si tramuta cioè in una realtà grafico-visiva, che vive anche al di fuori della sua realizzazione musicale. Abbiamo, pertanto
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«spazio elastico» si propone di concretare un oggetto visuale libero da ogni interpretazione analogica con la realtà circostante, e tale da offrire una
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’interpretazione) Paolini, nella sua Apoteosi di Omero (uno dei tanti suoi curiosi e misteriosi interventi tra realtà e finzione) ci riconduce a quella ambiguità
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In realtà, l’uso del corpo - del proprio corpo - come strumento d’un’attività artistica, non è di oggi, e neppure di ieri, ma di sempre: dalle prime
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quando «rispecchia» la realtà (storica) degli eventi lo fa in modo del tutto libero, e può quindi esserne svincolata. Ecco dunque che, seppur non
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rientranti in un circuito economico che le ha proclamate tali mentre altre opere «dall’apparenza estetica», e che non lo sono in realtà, continuano a
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neorealismo e con molta arte accademica del ritratto e del paesaggio), il concettualismo, pur appartenendo in realtà ad un’area che non è più quella
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«povera», perché basata spesso su materiali rozzi, scarni, antiedonistici, ma in realtà sottoposti ad un’identica sete feticistica di tutti gli altri
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ricostruzione d’una realtà fenomenica, non più «finta», ma addirittura riprodotta, ricostruita con l’uso di materiali che si trovano in natura quasi
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retrocedere verso un genere di realismo illustrativo, veristico e oleografico, che miri a fingere un’illusoria realtà facendo ricorso ad alcuni
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organi sensoriali e di organi riproduttori, di bocche e di sessi, di arti e di scheletri, che sono nella realtà solo simulacri analogici, tali da
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cornice, la «fetta di realtà» che vien finta nel tradizionale sistema di rappresentazione «attraverso la finestra», ed ecco che il quadro astratto
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, questi brandelli di materiali di per sé rozzi ed effimeri). Ma, in realtà, quello che significa la pittura di Burri è la possibilità di far
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’immagine consolidata d’una realtà immaginaria ed elusiva...
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portato a estendere le sue ricerche in quelle del vero e proprio cinetismo, ma in realtà i due aspetti sono molto diversi e dovrebbero rimanere
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l'efficacia superiore d’un’operazione scientifica su quella d’una normale operazione cosciente, e volontaria. Quello che, in realtà, importa è che
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«metafisici»: oggetti impossibili e non strappati dalla realtà giornaliera (come sono impossibili e mitiche le sculture di Colla che ha qui una bella sala
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Ma, mentre i dipinti di Pollock e degli altri espressionisti-astratti prescindevano, quasi sempre, da ogni riferimento alla realtà circostante, tanto
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diversità tra tali correnti? Sbarazziamo subito il campo dalla cosiddetta «pittura della realtà» alla Sciltian, che è costituita soltanto da un’abilità
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In realtà il merito del critico (se di merito si può parlare: giacché è ben scarsa la sua influenza sull’attività creativa vera e propria!) è forse
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