, mettendosela in tasca. Quindi con una imposizione di mani sacerdotali sulle spalle del Conte, gli inculcò: * Sia savio, virtuoso, eroe. Ottenuta una
inginocchiano o maledicono ai figli! suicidii, delitti ... Tutti i disastri, che si evitano con cinque lire. Fin qui l'inno. In prosa un prode e virtuoso
di redenzione delle schiave bianche si faceva accompagnare da un giovane Ercole Italiano, il dottor tosco lombardo Sebastiano Fini, il più virtuoso
e un virtuoso cittadino, ora si sentiva invasato dall'ossessione brutale di possedere Nerina. Egli rimpiangeva, rievocava i tempi, in cui coltivava la