doveva l’accumulo di un immenso patrimonio culturale che era, in definitiva, un patrimonio d’immagine? Portato dal piano intellettuale al morale, il
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assoluta rispetto alle altre basiliche romane. Ciò che ha fatto cli essa il monumento cristiano per eccellenza e l’immagine visibile, la rivelazione
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» siano stati gli stessi fedeli. Altro che monumentum aere perennius: l’immagine che si fa presente non è quella dell’eternità, ma di un giorno.
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autoritario la propria immagine della città storico-monumentale a quella della città reale, che viene respinta al di là dei grandi spazi vuoti tra le grandi
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’immagine di Roma in cui s’inquadrano le sue architettura non è più la città delle rovine né delle reliquie, ma una città che risponde, con la
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presentazione dell’immagine della divinità o alla figurazione simbolica di verità di fede, né alla rappresentazione edificante dei grandi fatti della
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. Due vani ben distinti sono dunque destinati, rispettivamente, alla massa dei fedeli e all’immagine: una soluzione nuova, che ha però un significativo
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, la nuova soluzione elimina la separazione tra il vano destinato alla radunata dei fedeli e quello destinato alla venerazione dell’immagine e la
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costruzione oggettiva dello spazio ma alla determinazione di una immagine spaziale, e lo spazio stesso è pensato come immagine, non ha più senso
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natura, a uno spazio d’immagine o di visione, il Rainaldi non sente affatto il bisogno di trasformare, come il Borromini, la tipologia, il tradizionale
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dell'apostolo fondatore della Chiesa romana, il monumento di Giulio II sarebbe stato l’immagine visibile del fondamento storico, dell’autorità
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pochissimi) colma i contorni di colori densi, e non ne trabocca una stilla. L’immagine deve avere la stessa realtà fisica delle cose: è chiusa nei suoi
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blocchi di materia in cui si intravede, come un principio di animazione vitale, l’immagine umana. Infine, quanto più l’architettura si astrae in una
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può più essere la traduzione di una teoria costruita dalla ragione o di un’immagine foggiata dalla immaginazione. La libertà dell’invenzione e la
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immagine mentale, ma lo sviluppo matematico di un principio, di una generatrice formale.
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può considerare la storia umana come espressione della volontà divina più che non possa considerare la natura immagine fedele, rivelazione del divino
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compendiari da distruggere la plasticità dell’immagine. Michelangiolo non considera più la pittura come un’arte subalterna, ma come il mezzo espressivo
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’occhio vuole la sua parte, e si fa la parte del leone: scenografo, Juvarra è il primo a capire che, immagine per immagine, un fascio di luce, una
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bramantesco: Bramante, nella sua opera costruita sulle fonti, ci dà la immagine di una storia-precetto, senza dramma, e di una natura creata una volta per
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. Non diversamente, quando Reynolds «combina» l’immagine di questa o quella dama dell’alta società inglese con l’evocazione cli un tema mitologico o
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sulla diversità dei casi umani, compone in chiave di varietà; e quando, con intenzione satirica, accosta l’immagine di due sposi a quella di due cani
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si possa parlare di uno spazio reale), ma è lo spazio proprio dell’immagine, l’estensione definita dall’estrinsecarsi delle sue possibilità di
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indefinito o sospeso: e non nei confronti di una realtà esterna, ma della pienezza e concretezza, della capacità d’esistenza autonoma dell'immagine.
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determinata società costruisce un’immagine della natura conforme alle proprie inclinazioni e alle esigenze della propria esistenza. Perciò, il
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quello del «wit»: il moto che collega l’immagine mentale alla sembianza del vero è ancora un moto associativo o combinatorio, anche se il suo giro è
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il punto di partenza della pittura, è simile all’immagine, che si ha nella mente, di un fatto storico: nulla di distinto e di concreto, ma solo masse
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stadio percettivo o sensoriale: dall’immagine mentale si passa direttamente allo stadio, già sentimentale, dell’emozione, e precisamente dell’emozione
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del «buon selvaggio». Non è un’immagine d’incorrotta barbarie, ma di più colta civiltà: è spontaneità e felicità riacquistata, paradiso ritrovato
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all’ovvio e al banale. Più ancora: il contatto con Dio non può avvenire se non nell’immagine, ma l’immagine come tale, ancorché nata da un
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Se Constable è l’immagine stessa del «quiet man», la cui cordiale e comunicativa umanità si fonda su un’idea chiara e concreta del rapporto uomo
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diretta della materia nella tensione delle forze senza tenere presente che, dietro le statue, il piano architettonico fissava l’immagine di una
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All’incontro con la letteratura, invero, l’arte inglese del Settecento era. preparata da tempo: Hogarth aveva tradotto in immagine De Foe e Fielding
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Olimpico, artificiosamente falsate per sembrare più vere, deforma l’immagine e sovente la sdoppia: la figura sarà tanto più vera quanto più finta o
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costituire uno dei fattori che determineranno la struttura d’immagine del quadro romantico di soggetto storico.
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presenti e invisibili riescano a costruire l’immagine dello spazio. Segregano, invece le figure in una dimensione impenetrabile e astratta, come
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’inserto funziona come un test, una prova ad evidentiam della credibilità di una immagine, per se stessa difficilmente credibile. Dal punto di vista
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