riconoscere che l’ideale classico del monumento è rinato nel monumento cristiano e che questo deve rimanere, per sempre, un unicum.
Pagina 220
attuale che, rinnovandosi tutta, pure restaura, sostiene, ripristina e finalmente celebra (o abbellisce) la sostanza ideale della Chiesa primitiva.
Pagina 227
sottolineare che il tema del sacro come omaggio di una società ideale ai simboli del sacro è un tema fondamentale della rettorica decorativa del Cortona
Pagina 247
, sarà l’affermazione esplicita della necessità dell’incompiuto, dell’irraggiungibilità dell’ideale con i mezzi dell’arte, dell’immancabile scacco dell
Pagina 25
, molto più illuministico che classicistico e giustificato piuttosto con l'ideale di un’astratta virtù razionale che con la comprovata identità di quella
Pagina 273
di piani la cui intersezione, o generatrice ideale, è all’interno, nel vano della chiesa. Il frontone è spezzato per sottolineare la coassialità
Pagina 278
l'architetto non vuol più che lo spazio architettonico abbia un centro ideale: esso non è più definito da una sua struttura, ma dai suoi limiti e nel suo
Pagina 279
dell’intera basilica, in forma di croce greca, con una grande cupola centrale e quattro minori. Fino a questo momento il centro ideale della
Pagina 28
oltre il piano ideale della facciata, quasi a dare un «interno» a questa dispiegata architettura d’esterno. E s’intende: poiché non si mira più alla
Pagina 281
elevandola al cielo delle idee eterne, è il tipo ideale del monumento, l’espressione suprema di quel sincretismo di classicità e cristianesimo ch’è alla
Pagina 29
È contro questa idea di un’arte strumentale, sia pure per finalità sublimi, che Velázquez protesta; e non in nome di un diverso ideale religioso o
Pagina 295
’ideale plastico della scultura: i colori sono chiari, tra le masse compositive non esiste una correlazione tettonica, certi scorci sono così rapidi e
Pagina 34
mondo come il giardino al bosco, anzi il giardino non è altro che il bosco ideale, edenico, il bosco per eccellenza. Per il Juvarra l’architettura e il
Pagina 342
dialoghi michelangioleschi di Francisco de Hollanda l’arte italiana era contrapposta alla fiamminga come arte «ideale» contrapposta alla suggestione degli
Pagina 367
che non ha radici, neppur remote, in quell’opposizione di reale e ideale, che la cultura barocca aveva dedotto dalla poetica aristotelica.
Pagina 368
e «angoli acuti» in cui s’articola, fino all’affettazione, la tensione ideale di Michelangiolo. A sua volta Hogarth, sia pure attraverso un
Pagina 368
dell’architettura, come rappresentazione storico-allegorica. Michelangiolo non è stato il primo a proporre il tema ideale del «monumento»: pochi anni
Pagina 37
buona, di eccellente pittura, che della tecnica non fa un ideale e neppure un problema, ma la padroneggia perfettamente; e che ha il culto, ma non
Pagina 394
’ideale dell’artista e gli interessi della società. Per questa via s’infiltra, nel gusto fondamentalmente «pittoresco» di Ruskin, una vena di «sublime
Pagina 398
esistere in quello spazio ideale.
Pagina 40
a grandezza d’ideale, si rifugia nell’ormai superata antitesi di contingente e ideale. E così contrapponendo ancora una volta le categorie astratte
Pagina 402
. Infine, Brunelleschi postula una spazialità ideale come archetipo dello spazio naturale, Michelangiolo ritrova la spazialità ideale al di là, o nel
Pagina 42
spazialità puramente ideale, «separata da ogni materia» e perfino dalla fisicità di una profondità reale. Il passaggio dalla scultura all’architettura è
Pagina 42
concepito l’ideale di un classicismo tenebroso e in qualche modo piranesiano. Il suo nume era Michelangiolo, il solo che avesse sentito che l’arte classica
Pagina 424
e sfiorato, nei momenti migliori, l’umorismo di Sterne; nei paesaggi di Gainsborough c’è la poetica arcadica di Pope, nei suoi ritratti l’ideale
Pagina 425
Bellezza ed espressione, intendendo con espressione l’ideale ultimo del Sublime, sono valori distinti; ma «solo l’espressione può dare al bello il
Pagina 438
Quante e quanto sterili geometrie nelle figure di Fuseli, chiuse ciascuna in un ideale rettangolo o triangolo o trapezio, senza che mai quelle forme
Pagina 439
corrente lo «ideale» già identificato col classico dal Winckelmann, dal Sulzer, dal Mengs. Il gruppo statuario con cui il Canova dichiarava la propria scelta
Pagina 466
L’accostamento di un giovane e di un vecchio, abbastanza frequente nel Seicento e nel Settecento, adombra generalmente il contrasto di ideale e
Pagina 467
di bel canto, di raffinamento dei modi correnti: per dare alla forma plastica una struttura «ideale» bisogna rassegnarsi a passare per la logica del
Pagina 468
in musica, ma nel demitizzare (tecnicizzandolo) il soggetto mitologico per risalire poi dall’inadorna oggettività del fatto ad una astratta, «ideale
Pagina 468
strumento della sua salvezza, o forse sa che per volare nel cielo dello «ideale» o del «sublime» ci vuol altro che ali di cera e di penne legate con lo spago
Pagina 471
impenetrabile, si pone come presenza altamente problematica dell’ideale nel reale, dell’assoluto nel relativo. [1969]
Pagina 475