spazialità prospettica, malamente troncata da una brusca diminuzione di scala all’arco trionfale, proprio là dove avrebbe dovuto dispiegarsi nella
Pagina 234
vernacole o indulga a costumanze locali; ma per una larghezza d’accento e una brusca schiettezza che, mentre deformano il raffinato linguaggio aulico, lo
Pagina 346
innanzi, la cui brusca torsione dà il via alla rotazione della figura. Testa e piede emergono allo stesso piano di affioramento, al di qua del piano
Pagina 468