di trasporla dal piano intellettuale all’etico, non era stato capito nemmeno dai suoi seguaci. E tuttavia il problema di una prassi non più diretta da
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All’antitesi non corrisponde tuttavia, e questo appunto la rende più significativa, un salto di valori: verificate in rapporto alla qualità delle
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all’intuizione geniale di un artista che di quell’occasione sapesse cogliere il senso immediato, non rimane che prendere atto dell’insuccesso, come
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le nuove pareti come armature o telai di sostegno delle antiche, limitandosi a variare, da un disegno all’altro, la combinazione delle verticali e
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. ln un primo momento gli assi visuali che interessano l’architetto sono quelli che, ortogonali rispetto all’asse longitudinale, passano attraverso le
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Una concezione per principio antimonumentale, quindi contraria all’unità formale e al significato costante dei valori formali, non poteva non essere
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spazialità prospettica, malamente troncata da una brusca diminuzione di scala all’arco trionfale, proprio là dove avrebbe dovuto dispiegarsi nella
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piuttosto al Borromini, puro architetto, che all’architetto-scultore. Se infatti l’architettura del Bernini può considerarsi l’estensione, in scala
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ambientale è la natura, il cui ordine c’è, ma non si rivela che all’intelletto dell’uomo, che lo manifesta nella mimesi idealizzante dell’arte. Più che
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’edificio sacro in un contesto architettonico profano, nel cortile di un palazzo: sicché l’esterno diventa interno rispetto all’involucro architettonico che
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. Due vani ben distinti sono dunque destinati, rispettivamente, alla massa dei fedeli e all’immagine: una soluzione nuova, che ha però un significativo
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. Carlino alle Quattro Fontane, dà luogo a una contrazione di spazio e all’accentuazione delle colonne e delle membrature; 3) il tema, opposto, della
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in S. Luca, infatti, due contrafforti laterali emergono per richiamare, all’esterno, lo schema cruciforme inscritto nell’ellissi; e anche qui il
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di forma nella facciata e nell’interno: non solo, ma all’esterno, dove la luce naturale è più forte, le colonne sono più piccole e hanno il fusto
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Per la prima volta il principio barocco dell’arte come persuasione è applicato all’architettura. Ma la devozione è soltanto l’occasione, non l
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precedenti, e tuttavia si pone come invenzione nuova ed autonoma: più vasta e comprensiva, più prossima all’universale. Il Borromini procede per progressive
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all’artista. Il bersaglio della polemica di Velázquez giovane è molto più alto: è El Greco, morto in gloria da pochi anni a Toledo.
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genericamente rimandate ad una Macchinaria, che serve all’architettura «a levare i suoi pesi, a trasportarli, a far lavorare i suoi marmi, a far segare
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Schiavi della Accademia e la Vittoria; dopo il 1542, quando partecipa all’esecuzione del disegno finale) Michelangiolo ha messo mano all’esecuzione della
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, della ubicazione dell’edificio: per definirne la situazione nello spazio si rifà addirittura all’astronomia, alle sfere celesti, agli «angoli del
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più, vi aggiunge altri ordini, come il gotico e l’atlantico, che naturalmente buttano all’aria tutto il sistema; ed ammette tranquillamente che, una
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tracciati con nitidi tratti di penna e per lo più acquerellati; l’architetto lavora di calcolo, con squadra e compasso. Non lascia margine all’estro
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Quando decise di diventare un poeta tragico Vittorio Alfieri si dedicò, con pertinacia pari all’ardore, «all’importante impresa di spiemontesizzarsi
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quanto bastava per aggrottare le ciglia davanti all’ariosa arcadia del suo maestro messinese, come l’aspro Vittorio al vedere il gran Metastasio, nei
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spezzata in tante scuole nazionali, l’Inghilterra era rimasta, quanto all’arte figurativa, pressoché inerte. Le proibizioni puritane, dunque, sanzionavano
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ormai consapevolmente e, all’occorenza, polemicamente borghese.
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formali da quei contenuti e presupposti, che andavano dalla tematica storico-religiosa e allegorica all’idea del bello e alla concezione unitaria e
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Non si creda, dunque, che l’arte olandese sia stata subito prescelta, per una specie di affinità elettiva, e contrapposta all’italianizzante, da quei
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Tutta la cultura dell’Illuminismo è caratterizzata dall’attitudine critica: e come la critica sociale porta all’azione sul terreno sociale o la
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Ma il principio della varietà non si applica soltanto all’invenzione del soggetto e alla composizione. La linea ondulata e serpentina, che Hogarth
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pittura «di costume» troppo legata all’esempio olandese. Era un problema che non poteva non riproporsi, se non si voleva che la nuova pittura inglese
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È chiaro che, se all’origine della pittura di paesaggio sono immagini mentali o mnemoniche (come quelle della «storia») e la mente dell’artista è
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giardino «all’inglese», non meno del giardino «all’italiana», sia un modo di imporre alla natura la forma che la mente umana suppone essere la forma
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opposta, che restituisce all’arte l’individualità sacrificata alla socialità. Per i teorici del «pittoresco» la natura è accogliente ed amica; per i
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L’antitesi di «pittoresco» e «sublime», designando all’attività artistica due percorsi diversi ed opposti, non era evidentemente conciliabile nell
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critica, che trasforma in principi di giudizio quelli che erano, all’origine, principi del fare artistico. La critica dell’Ottocento, la critica di Ruskin
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forma. È dunque comprensibile che Ruskin si riproponga il problema dell’arte italiana, ch’è arte per eccellenza «formale», e che risalga all’arte che
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all’architettura e all’arte decorativa e si concluderà nell’integrazione metodologica e operativa di arte e produzione industriale, cioè in quello
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ricercarne le cause e indagare se la brevità della sua parabola non sia per avventura la conseguenza della rinuncia all’ispirazione religiosa, dell
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le statue dei duchi, alludono anche all’inevitabile transito dallo spazio reale all’ideale, all’impossibilità di accedere al secondo se non
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spazialità puramente ideale, «separata da ogni materia» e perfino dalla fisicità di una profondità reale. Il passaggio dalla scultura all’architettura è
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Dei due bardi della nuova poetica già quasi romantica, l’uno, Wlilliam Blake, era fermamente avverso all’Accademia e al suo presidente; l’altro
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All’incontro con la letteratura, invero, l’arte inglese del Settecento era. preparata da tempo: Hogarth aveva tradotto in immagine De Foe e Fielding
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Pietro è legata all’idea di «monumento» lanciata col primo progetto della tomba, è facile rispondere alla terza domanda. Quando, con la soluzione puramente
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Shakespeare al Manierismo, all’eufuismo del suo tempo. Né più risoluto e moralmente forte è il suo atteggiarsi di fronte ai grandi problemi del suo tempo. All
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Al confine dei due secoli, la sua rimane un’anima ancipite, piena di fascino e priva di vera grandezza: un’anima che non sa rinunciare all’edonismo
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il minimo accenno all’esito tragico; sono invece sottilmente descritti i diversi pensieri del vecchio, che bada soltanto a mettere a punto l
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quel tempo, in cui si descrivevano in chiave mitologica singolari fenomeni naturali ed esperimenti scientifici: come, per stare all’esempio più famoso
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’illuminismo italiano. Ma il Canova approfitta dell’occasione per dichiarare la propria avversione all’interpretazione tradizionale, arcadica, dei temi
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rettitudine morale, dice Cicerone; la linea migliore, dicono i piantatori di cavoli; la più breve che possa tracciarsi da un punto all’altro, dice Archimede
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