soffitto, imposto non più da Innocenzo X, ma da Alessandro VII.
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celebrazioni giubilari, non si sentisse più l’urgenza di completare il restauro. Ed è poi del tutto normale che, morto Innocenzo e succedutogli Alessandro VII
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e la dislocazione dei monumenti funerari, a cui Borrornini attese durante il pontificato di Alessandro VII, quando aveva ormai perduto ogni speranza
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soprannaturale, ma si forma con l’educazione, anche il genio si forma e matura nell’esperienza (disc. VII).
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che, come imitatore della natura, Raffaello è superiore a Rembrandt (disc. VII). La vera imitazione, dunque, è l’imitazione di ciò ch’è stato fatto dai
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miti e delle immagini, delle sorgenti primarie della forma, della felice scoperta dei «true elements of human essence» (Lectures, VII, 1810). È un
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