filosofica; ha ospitato artisti come Holbein e, poi, Van Dyck; ha veduto formarsi raccolte cospicue, come quella di Carlo I; ha uniformato la propria
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oggetto piuttosto sociale che naturale, e infatti il ritratto inglese del Seicento, in gran parte dipendente da Van Dyck, è «eroico» e non veristico. In
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produttrice di ricchezza, e che Van Dyck aveva arricchito il tesoro d’Inghilterra di molte migliaia di sterline.
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conforme al tema, al carattere degli affetti, (tinte chiare e gaie per la Natività, gravi e scure per la Crocefissione etc.) ed indica in Van Dyck l
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