, così come avevano dovuto scegliere tra Raffaello e Michelangiolo; non hanno potuto fare a meno di accettare e rivivere nella propria coscienza
critica d'arte
Pagina 216
Raffaello, questo programma assume un ben più vasto significato religioso e politico dopo la fase più aspra della lotta contro la Riforma: rimettere in
critica d'arte
Pagina 219
chiaroscuro meno «imitativo» che non fosse quello di Raffaello, e cioè non più impegnato a modellare saldamente il volume delle cose. Nasce così l’idea di
critica d'arte
Pagina 368
rammenti che Michelangiolo si è formato nello stesso ambiente neoplatonico del Botticelli e che il Bramante, urbinate come Raffaello, è l’erede del
critica d'arte
Pagina 37
che, come imitatore della natura, Raffaello è superiore a Rembrandt (disc. VII). La vera imitazione, dunque, è l’imitazione di ciò ch’è stato fatto dai
critica d'arte
Pagina 371
sublime. E Raffaello scese dal trono». (Praz, St. d. Lett. Ingl. p. 244).
critica d'arte
Pagina 388
, dagli studenti che amava, ma è anche un commovente congedo dalle idee che aveva sempre sostenute. Aveva esaltato in Raffaello il supremo equilibrio
critica d'arte
Pagina 388
ha preceduto la rivelazione dommatica di Raffaello, cioè all’arte che documenta il progressivo aggregarsi, e non il postumo sfruttamento di un concetto
critica d'arte
Pagina 398
’eredità di un nome: Michelangiolo. Nel 1772 il suo giudizio non era senza riserve: «Alla domanda su chi debba avete il primo posto, Raffaello o
critica d'arte
Pagina 403
La pittura di Reynolds doveva molto a Raffaello, ai veneti, agli emiliani, pochissimo a Michelangiolo. Nella scuola, il primo presidente dell
critica d'arte
Pagina 423
, di tipi di comportamento umano e di quelle che Fuseli chiamerà, riferendosi a Raffaello, «immagini sociali»; ed è su questa piattaforma di finzione
critica d'arte
Pagina 430