motivo religioso è anche sociale: il divino si rivela negli umili. Ma il motivo realistico si trasforma in mitico nella figura «ideale» dell’angelo: sorge
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struttura rappresentativa della pala d’altare: a partire dal primo periodo napoletano, negli ultimi, intensissimi, capolavori Caravaggio trasforma il quadro
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trasforma in un sobrio gesto di invocazione e di offerta, che ribadisce la struttura rigidamente geometrica dello spazio, fatto da verticali e da
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sorgente luminosa, trasforma l’ordinamento prospettico, in un incalzante succedersi di ondate luminose. Come farà poi nella scala regia in Vaticano
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un ritmo alterno, più larghi e più stretti, elimina gli angoli perché il ritmo giri tutt'intorno, li trasforma in corpi convessi come se la
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con cui trasforma in luce spirituale, quasi d’emanazione divina, la luce naturale che la colpisce.
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dipinti religiosi e mitologici, ma sempre di ispirazione agreste o pastorale, di GIOVANNI BENEDETTO CASTIGLIONE (1610 c.-1665), che trasforma il
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