Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: bernini

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Manuale Seicento-Settecento

259867
Argan, Giulio 42 occorrenze

rappresentazione, la natura profonda della realtà è lo spettacolo: l’accorgimento della doppia rappresentazione, che sarà ripresa più tardi da Bernini nella

Pagina 155

formazione di Bernini come di Pietro da Cortona, fino a costituire uno dei poli della dialettica interna al Barocco romano.

Pagina 156

Tornato a Roma, cercherà invano di emulare il Bernini nella Veronica di San Pietro; gli sarà più facile contraddirlo nelle lunghe, patite, spirituali

Pagina 163

GIAN LORENZO BERNINI (1598-1680) è stato architetto, scultore, pittore, autore di teatro e scenografo. I contemporanei hanno riconosciuto e celebrato

Pagina 163

Già Annibale Carracci aveva indicato nell’immaginazione la via dell’universale, della salvezza: per il Bernini è l’universale che si realizza, entra

Pagina 163

maggiore quanto più vasta e profonda e la prospettiva della storia. Tutta l’opera del Bernini mira a fare di Roma una città immaginaria realizzata

Pagina 163

Dalla Toscana arrivano, al principio del secolo, PIETRO BERNINI (1562-1629) e FRANCESCO MOCHI 1580-1654). Il primo è un artista colto ma debole

Pagina 163

Non solo nel Bernini ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva universalistica e ottimistica fa riscontro l’angoscia di una realtà ben

Pagina 164

poetica di un valore che la natura aveva e non ha più. L’aveva per gli antichi: e il Bernini non s’interessa tanto della (natura quanto del

Pagina 164

Il Bernini parte dal centro, dal punto più sacro della chiesa: inventa il ciborio sotto la cupola; decora i quattro pilastri; passa a definire la

Pagina 165

quattro pilastri, con due ordini di nicchie. ln quelle in basso, più profonde, Bernini colloca quattro statue gigantesche; ne esegue l una lui stesso

Pagina 165

Non si può, nel Bernini, disgiungere l’attività dello scultore da quella dell’architetto: sono complementari anche quando non si integrano nello

Pagina 165

michelangiolesca, il Bernini ha sostituito una circolarità spaziale, un moto d’espansione, a spirale.

Pagina 165

prospetta al Bernini. Prima di affrontarlo progetta i due campanili laterali alla facciata: progetto già del Maderno, che a sua volta l’aveva ripreso dal

Pagina 166

prospettica: come quella, per esempio, che si vede nell’Eliodoro cacciato dal tempio, di Raffaello. Il Bernini non si limita a uniformare l’allineamento

Pagina 166

Benché in San Pietro non possa fare a meno di misurarsi con Michelangiolo, la radice dell’architettura del Bernini è soprattutto bramantesca: lo

Pagina 167

L’unità che il Bernini ha dato a San Pietro non è soltanto visiva: da nessun punto di vista si doveva vedere tutto l’edificio (la sciagurata via

Pagina 167

, lo «respira» coni larghi strombi delle finestre dell’ultimo piano. Il Bernini gioca allo scambio delle tipologie: è palazzo e villa, così come la

Pagina 167

, restauri. Bernini vorrebbe poter modellare tutta la città con le sue mani, come fosse un’immensa scultura. Le chiese progettate nella sua maturità

Pagina 168

Scorre in tutta l'opera del Bernini, scendendo dalle remote fonti ellenistiche alla più commossa e cristiana ispirazione del Correggio, una vena

Pagina 169

FRANCESCO BORROMINI (1599-1667) è il grande avversario del Bernini; con la propria opera ne contesta, punto per punto, la poetica universalistica. E

Pagina 170

Per il Borromini è ricerca, tensione, rifiuto del mondo, volontà di trascenderlo. Il Bernini si esprime per larghi discorsi allegorici, mira alla

Pagina 170

risolto il Bernini (con cui il Borromini lavora in San Pietro e in palazzo Barberini) ponendo l’arte come immaginazione che si realizza, si

Pagina 170

effetto di contrazione opposto a quello, di espansione, che cercherà il Bernini in Sant’Andrea) pone un unico ordine di colonne (un motivo palladiano

Pagina 170

Non meno del Bernini, il Borromini si pone problemi ambientali, urbanistici; ma non si preoccupa affatto dell’aspetto rappresentativo, monumentale

Pagina 171

l'opposto di quello che aveva fatto il Bernini poco più avanti, nella stessa via, con la chiesa di Sant’Andrea. La piccola facciata, con la sua triplice

Pagina 173

Giovanni rimasto a mezzo lo amareggia, la ripresa trionfale dell’attività del Bernini col favore di Alessandro VII lo umilia. Poiché gli si impedisce di

Pagina 173

Ugualmente lontano dai grandi assunti ideologico-religiosi del Bernini e del Borromini, PIETRO DA CORTONA (1596-1669), pittore ed architetto, riduce

Pagina 174

della struttura e della «misura umana», anche nei confronti delle opposte tendenze, all’espansione e alla contrazione spaziale, del Bernini e del

Pagina 175

plastico articolato, la sua ragione non più soltanto architettonica ma urbanistica. Il primo ad avvedersi della novità sarà proprio il Bernini, benché non

Pagina 176

: lo stesso Bernini attraversa un periodo «classicista», mentre Borromini si forma addirittura nel cantiere vaticano, collaborando con il Bernini all

Pagina 177

funebri o festivi, canonizzazioni, quarantore, di cui non disdegnano farsi registi architetti celebri quali Bernini, Pietro da Cortona, Rainaldi

Pagina 177

delle tre vie (alla chiesa di Santa Maria di Montesanto, tuttavia, il Bernini volle dar forma ellittica per meglio adattarla all’ angolo d’ apertura delle

Pagina 178

La scultura romana del Seicento e naturalmente dominata dal Bernini, nella cui bottega, che si aggiudica le commissioni più importanti, lavorano

Pagina 179

della situazione artistica romana del tempo, l’esatto contraltare del francese, Bernini: a Parigi, ammirando i Sette sacramenti e la Morte di Focione

Pagina 180

quella città pienamente europea quale era dovesse incontrare, dopo il Correggio, studiato direttamente sulla cupola di Parma, il Bernini, il trionfo del

Pagina 181

architetto a Messina (tre chiese, distrutte dal terremoto del 1908) e a Parigi. A Roma il Guarini aveva studiato le opere del Bernini e del Borromini

Pagina 193

Dopo l'ultimo grande contrasto di idee, quello tra il Bernini e il Borromini, l’arte si ritira dai grandi problemi e si restringe nei proprii, quelli

Pagina 207

attraverso la versione del Bernini, che aveva ridotto il tempio rotondo classico ai suoi elementi visivi essenziali: il corpo convesso del tamburo e

Pagina 209

, nel Seicento, il Bernini, il Cortona, il Fontana. Il palazzo fissa il tipo della facciata lunga, piatta, quasi senza membrature, qualificata soltanto

Pagina 211

piccola chiesa di Santa Maria dell’orazione e morte dimostra di avere studiato a fondo, sul Borromini, sul Bernini e sul Rainaldi, la storia del tipo, quasi

Pagina 212

dal mausoleo o dalla stele classica. Non si propone di ridurre ad ordine e simmetria le movimentate masse del Bernini, perché, come si vede, nel

Pagina 238

Cerca

Modifica ricerca