GIAN LORENZO BERNINI (1598-1680) è stato architetto, scultore, pittore, autore di teatro e scenografo. I contemporanei hanno riconosciuto e celebrato
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Non si può, nel Bernini, disgiungere l’attività dello scultore da quella dell’architetto: sono complementari anche quando non si integrano nello
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fondamento nella storia. Il Bernini possiede tutte le tecniche, il Borromini è soltanto architetto. Le tecniche del Bernini discendono da un’idea, realizzano
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della città. Nei suoi vasti complessi edilizi, alle Quattro Fontane e ai Filippini, affronta da architetto "pratico" le questioni funzionali; ma il tono
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Ugualmente lontano dai grandi assunti ideologico-religiosi del Bernini e del Borromini, PIETRO DA CORTONA (1596-1669), pittore ed architetto, riduce
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Il Cortona è ancora maggiore come architetto. Se, come pittore, mira a sviluppare tutte le possibilità di un binomio Raffaello-Tiziano, come
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ritrattista: lo si vede anche nel grande busto d'argento di San Bruno nella Certosa di San Martino (dove lavoro come architetto e dov’è il meglio della
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stato allievo dello Scamozzi e si ricollega così al Palladio; come dimostrano le sue ville in terraferma, è soprattutto un architetto pratico che non
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VITTOZZI, architetto civile e militare orvietano, chiamato a Torino nel 1584} e va notata la coincidenza cronologica, né soltanto cronologica, con la
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Per il Guarini essere l'architetto del re significava essere l’architetto dello Stato. La situazione storica è mutata: per il Juvarra significa
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dell'ombra sui gradini. L’architetto non vuol più sopraffare, ma interpretare e assecondare la natura, il sito: come il giardiniere, che si limita a
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La corrente del «barocchetto romano» fu incoraggiata da Benedetto XIII, che si servi di un modesto architetto di provincia, FILIPPO RAGUZZINI (1680
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