’uniformità del tracciato, giunge nel 1666 il modenese GUARINO GUARINI (1624-83), un dotto monaco teatino, filosofo e matematico, che aveva già lavorato come
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tracciato a scacchiera; ma poiché non v’è più bisogno del bastione che rafforzava la difesa naturale del fiume, la città si dilata specialmente verso il
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sinistra, e da questa a quella seduta, in alto e al centro, del pontefice. Per seguire il movimento tracciato dall’artista lo sguardo deve salire
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