danzanti, un po’ tizianeschi e un po' angioletti barocchi. L’accademismo del Domenichino si esaurirà ben presto nel rigorismo devoto del COZZA (1605-1682
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cose. Nel Gusto, la luce fredda, avvolgente, incide le pieghe del giubbotto troppo stretto, dà risalto alla faccia un po' stupida del personaggio
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diventa una sguaiata scena di ebbrezza che si svolge in uno spazio ristretto, tra botti di vino, il sileno ebbro dalla grande pancia un po
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edificio di tipo francese, anche per la sua ubicazione in un parco, con una fronte, sul Po. A dare alla città un accento monumentale, che rompesse l
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Po e la collina, che diventano elementi determinanti del paesaggio urbano. L’espansione è incoraggiata e controllata dal governo: si promulgano leggi
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