globale ed attiva della natura e della storia. Il periodo che si chiama Barocco può definirsi una rivoluzione culturale in nome dell’ideologia cattolica.
critica d'arte
assoluto ed eterno, ma di agire sull’animo della gente, si ammette che vi siano vari modi di esprimersi e di persuadere: si delineano perciò, diverse
critica d'arte
Pagina 144
genericamente settentrionale; ed ha, all’origine, una motivazione religiosa come ricerca di un’arte che, senza pretendere di rivelare o spiegare le verità
critica d'arte
Pagina 145
come la sua pittura non sia meno analitica dell’incisione: l’impianto tonale veneto è ricostruito prospetticamente ed i personaggi, benché situati nello
critica d'arte
Pagina 146
mondo: la devozione non è soltanto preghiera ed estasi, ma contegno composto, dimesso, benevolo verso gli altri. Poco importa che questo contegno
critica d'arte
Pagina 146
galleria di Palazzo" Farnese: lunga venti metri, larga sei, coperta a botte. Intorno alla figurazione centrale di Bacco ed Arianna, tra finte erme e
critica d'arte
Pagina 147
poesia non dev’essere altro che un succedersi rapido di immagini smaglianti ed sonore per «piacere ai vivi che sentono»: l’Adone, testo-base della poesia
critica d'arte
Pagina 148
violento di luce ed ombra. I colori sono sbiaditi, come stagnanti in una luce morta, senza raggio. Dopo il fatto istantaneo del martirio di San Matteo
critica d'arte
Pagina 152
) che piange disperata ed intorno (come apostoli) i parenti e vicini assiepati, con quella schietta solidarietà nel dolore ch’è soltanto degli umili. E
critica d'arte
Pagina 153
nei primi anni del secolo ed ha conosciuto e ammirato l’opera del Caravaggio, pur così lontana dal suo gusto per l'enfasi pittorica, per le allegorie
critica d'arte
Pagina 154
siano il carattere intrinseco di tutte le sue opere. Si spiega infine come l’interesse per i veneti sia anche ed essenzialmente di tipo tecnico: «la
critica d'arte
Pagina 154
problema; ed è una risposta che non maschera l’urgenza della realtà, ma, trascendendola, ne nega il carattere intrinsecamente problematico. Ne discende
critica d'arte
Pagina 155
e di formazione manierista, sfrutta la finezza del suo disegno per sfaccettare la forma ed offrire così al colore la possibilità di modularsi
critica d'arte
Pagina 158
di luce ed ombra: sviluppa invece quei toni intermedi, che il Caravaggio annullava. Il chiaro e lo scuro si traducono in una vibrazione tenue di gamme
critica d'arte
Pagina 160
concavo della cupola Lanfranco materializza, ricorrendo al principio, poetico, dell’anacronismo, una immagine suggestiva ed emozionante: è la ripresa della
critica d'arte
Pagina 161
eclissato dalla prepotente personalità del Bernini. Si forma a Firenze nell’ambito del Giambologna ed a Roma accanto al Mariani. È un lavoratore lento
critica d'arte
Pagina 163
longitudinale maderniano non c'era raccordo; ed era difficile trovarlo perché i quattro enormi pilastri della cupola, intoccabili, formavano una
critica d'arte
Pagina 165
cattedra: un’immensa raggiera abbagliante, brulicante di angeli, che riversa nell'abside un fiume di luce dorata. Ed è un esempio sorprendente, ma
critica d'arte
Pagina 166
delle Fratte. S’è parlato anche troppo dell’accento ambiguo, tra mistico ed erotico, di queste immagini: le più conturbanti tra quante ne ha lasciate
critica d'arte
Pagina 169
berniniano, la forma più unitaria e globale di tutta l’architettura barocca; ed è, all’opposto, la forma più frammentaria, discontinua, antimonumentale. È
critica d'arte
Pagina 173
, diaframma tra interno ed esterno: è una parete che, soltanto alludendo al «contenuto» dell’edificio, assume un altissimo prestigio ideale per il modo
critica d'arte
Pagina 173
Ugualmente lontano dai grandi assunti ideologico-religiosi del Bernini e del Borromini, PIETRO DA CORTONA (1596-1669), pittore ed architetto, riduce
critica d'arte
Pagina 174
, al di la prima del denso significato allegorico, come immediatamente percettibile, è il movimento, circolare ed ascendente, che culmina nel volo
critica d'arte
Pagina 174
arco che rompe il cornicione ed entra nel frontone (è, ingrandito, il motivo della «serliana», tante volte ripreso dal Palladio). Ma la facciata non è
critica d'arte
Pagina 176
religiosità del proprio tempo; lo fa perché la religione è rito, che ripete per l’eternità quell’istante; ed è la storia che blocca l’istante nell’eternità
critica d'arte
Pagina 181
del Baciccio e del Pozzo (padre gesuita e teorico della prospettiva) non potrebbero meglio esprimere il programma dell’Ordine ed il suo intento di
critica d'arte
Pagina 181
modellato; ed alle sue variazioni corrispondono quelle delle ombre. Non rivela la cruda, incontestabile presenza del reale; anzi dà alla figurazione, con la
critica d'arte
Pagina 183
La pittura — ed è questo che lo differenzia dal Preti — non ha più contenuti che le siano proprii, non uno specifico campo in cui agisca come mezzo
critica d'arte
Pagina 186
figura di pittore, di uomo di teatro e di poeta, autore di sette Satire in cui se la prende con i costumi del suo tempo ed anche con la pittura
critica d'arte
Pagina 186
stranieri come Rubens e Rembrandt; ma soprattutto è inventore ed esecutore rapido, di getto. I veneti, che può studiare direttamente nel 1667
critica d'arte
Pagina 186
Il Seicento è, per la Toscana, il secolo che segna il progressivo isolamento culturale ed artistico. Scarsissima eco ebbe il caravaggismo, «sempre
critica d'arte
Pagina 187
ritrattista ufficiale dell’aristocrazia genovese. A Genova, del resto, la pittura dei Paesi Bassi era già nota ed apprezzata; nelle raccolte patrizie
critica d'arte
Pagina 188
tutta di luci ed ombre che sono denso impasto di colore, quasi la materia altro non fosse che spessore cromatico. Parallelamente, una sensualità
critica d'arte
Pagina 189
Se, politicamente ed economicamente, Genova è in ascesa, Venezia e in declino. E finito il tempo della grande pittura civile e religiosa, che
critica d'arte
Pagina 189
pone l°esecuzione al di sopra dell’invenzione, considerando l’esecuzione stessa come occasione e processo dell’invenzione. Ed è quanto mai
critica d'arte
Pagina 190
Borromeo. A Federigo, che sosteneva la funzione sociale ed educativa dell’arte, si deve la fondazione di un’Accademia a Milano e l'impulso ad una
critica d'arte
Pagina 191
contenuti religiosi, il Barocco diventa mera decorazione: libera, tecnicamente espertissima ed agile, spesso piacevole, ma senza alcun impegno problematico
critica d'arte
Pagina 207
Al principio del Settecento il Piemonte è il solo Stato, in Italia, che abbia una solida struttura politica ed economica. Torino assume il volto
critica d'arte
Pagina 208
natura, in uno spazio che alla città appartiene solo visivamente. Il sito ed il tema votivo suggerivano la pianta centrale; Juvarra risale al Pantheon, ma
critica d'arte
Pagina 209
sue molte costruzioni a Torino e in provincia, una nuova, ad un tempo fantastica ed empirica tipologia di piante e di soluzioni formali. Si fa così
critica d'arte
Pagina 210
Come il Juvarra manipoli gli spazi architettonici si vede dal confronto di due chiese: Sam Filippo ed il Carmine; larga, espansa negli ampi vani
critica d'arte
Pagina 210
La razionalità del Fuga prelude certamente al razionalismo neoclassico; ma la materia a cui si applica ed a cui vuol mettere ordine è, né poteva
critica d'arte
Pagina 212
, dopo la caduta di Napoleone, di trattare ed ottenere la restituzione delle opere d'arte che i francesi avevano portate via dall’Italia.
critica d'arte
Pagina 212
studiati in rapporto e non per contraddizione alle opere. Se il modellato del bozzetto è impulsivo, spezzato, quasi violento nei contrasti di luce ed
critica d'arte
Pagina 238
-pittorica. Il Dedalo e Icaro è impostato sul contrapposto fondamentale di due grandi zone di chiaro e di scuro: il chiaro del busto tutto in avanti ed
critica d'arte
Pagina 240