, prelevamento quasi integrale sull’oggetto percepito, oppure da reintegrazione al momento della formulazione d’immagine. Questa distinzione posta, è chiaro che
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percepito e l’oggetto non sono che due aspetti astratti di un processo totale e la corrispondenza fra di essi è semplicemente una funzione dell’essere parti
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’oggetto, al di fuori o al di là del soggetto percipiente, sicché la stessa distinzione di oggetto e di percepito è un’astrazione. Sulla base di questa
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scelta fra il costituirsi del percepito nella sua flagranza o astanza come oggetto a sé o, attraverso quella astanza, come segno di qualche altra
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naturale, esterno alla coscienza, ma risulta da un intervento della coscienza sul percepito. La doppia articolazione del linguaggio, che per alcuni
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Nella semiosi, perciò, non si postula un cambiamento di sostanza dell’oggetto, ma è il percepito che assume una diversa struttura: la quale, in
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Nella costituzione d’oggetto 3 si ha l’imposizione di un senso all’oggetto, arrestato, sospeso dal flusso esistenziale: ed è su questo percepito
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