scritta «Et in Arcadia ego». Il così detto Amor sacro e Amor profano di Tiziano è un dipinto la cui astanza è quasi aggressiva, tanto s’impone col mezzo
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intitolano Et in Arcadia ego; una serie che, iniziata dal Guercino, ha avuto la massima risonanza nei due famosi, forse troppo famosi, quadri del Poussin. Su
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defunto [...] quindi non ‘io sono’ ma ‘io sono sepolto’ [...] Ma chi era sepolto in Arcadia?» E il Della Corte riesuma che Terenzio, il famoso
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consigliarla al Guercino: [proferuntur in scaenam meae fabulae] et in Arcadia ego [iaceo].
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