, come fatto di esperienza e che si affida all’esperienza, ossia interessa un’intenzionalità diversa da quella che mira all’opera d’arte. Non c’è
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’opera d’arte nella sua struttura e nella sua genesi, perché la prima mira all’opera d’arte come astanza, la seconda al fatto storico di questa
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presumere le opere d’arte senza la categoria dell’arte, ma solo analizzare e descrivere una speciale intenzionalità che mira ad isolare nel fenomeno l
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è segno, mira a colpire unicamente il fatto che l’opera d’arte è recepita come opera dell’uomo e come tale è un «segno della presenza dell’uomo nel
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nel suo prosieguo; la critica, all’atto in cui mira al reinserimento dell’opera d’arte nella storia, e quindi assume il punto di stazione della
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non contraddizione. Questo tentativo mira a porre sullo stesso piano di irrefutabilità logica che ha il principio di identità (col corrispondente
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Ma la reintegrazione metodologica che è postulata nella ricerca delle motivazioni, mira a sorprendere, nelle sue componenti antropologiche
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