bipolarità, attraverso le varie dottrine, non si presenti mai esattamente la stessa. Da Platone ad oggi, si assiste ad una fluttuazione che per altro finisce
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soggetta al dubbio e non si possa mai ritenere come esaustiva. È il caso, fra i tanti, di Mallarmé e di Kafka, le cui opere non possono dirsi aperte nel
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classica, in quanto che la distanza fra la scienza e la vita non è mai stata più grande di ora, e sempre maggiore sarà nella sempre più estesa
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’integrazione allo spettatore? Certamente noi non abbiamo mai asserito che sia una situazione privilegiata, quella delle arti del nostro tempo, di
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, che è facile desumere pur da un confuso contesto vitale come il nostro. Mai epoca ha conosciuto infatti più miti laici della nostra, e dove tutto
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, non è ricollegata nessuna sussunzione ad un concetto empirico o ad uno schema preconcettuale. Incontrandomi con una bestia o una pianta che non ho mai
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reale della fotografia: la sua irrealtà sta nel qui, perché la fotografia non è mai vissuta come illusione, non è mai una presenza (contrariamente
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possibile, ma non è mai giustificabile se, della selezione e dell’investimento simbolico personalistico del ricevente, si pretende di farne
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come una falsa accolta di oggetti, perché la illusione non arriverà mai a tanto da potere fare stendere la mano, come per tirare la tenda famosa nel
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trompe-l'oeil e usando anzi di un rilievo quanto mai parsimonioso, riesce a raggiungere un’eminenza freddamente allucinata, potenziata, anzi esaltata
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’arte. Una storia della tecnica non sarà mai storia dell’arte. Né il maggior progresso tecnico sarà un vanto né l’arretratezza un demerito. Neppure si
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tenera a 5 anni, o da una madre fallica, oppure al fatto di non essere mai stato con la madre ma vissuto in casa del nonno: qui appare chiaramente l
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, non si può mai essere sicuri di avere toccato il fondo e di avere esaurito i riferimenti. Del resto la stessa molteplicità dei significati che il
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Per cui «l’istituzione della verità nell’opera [d’arte], è il prodursi d’un tale esistente [di una tale realtà] che non era prima e mai sarà più in
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mai di essere una realtà allo stesso modo che è reale la realtà oggettiva. In secondo luogo essa si pone di fronte a noi come una 'realtà’, ossia le
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solo a titolo storico, come della magia nera o dell’alchimia, in quanto che l’arte, più che morta o peritura, come arte non sarebbe mai nata, e tutte
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che non esiste e non è mai esistita. Ma se anche supponessimo che la comunicazione è capace di rendere comune un’esperienza, che ciò sia fatto
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e parcelle di una stessa cosa. Per questo la ricerca di un’assoluta oggettività è vana e non si può mai porre come assoluta la corrispondenza fra il
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, prospettive, colori. Ma questa riduzione non è mai una trasformazione (nel senso matematico del termine): per passare dal reale alla sua fotografia non
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, solo subordinatamente sarà da esperire l’indagine sui messaggi che l’opera può convogliare, ma la sua specificità non potrà mai, se opera d’arte è
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L’esistenza assoluta di un codice, alla base di una espressione artistica, non è mai una ragione sufficiente per assimilare l’arte al linguaggio
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non potrà mai sostituirsi alla interpretazione delle motivazioni del nesso di cui si vuol fare storia.
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varie teorie sull’arte e invece andare all’origine di questa bipolarità che non si presenta mai allo stesso modo. La nostra indagine non tanto partirà
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conosce che il fattore del caso non può essere mai eliminato dalle occorrenze storiche.» Ma se in sede teorica neo-positivistica è facile sbarazzarsi di
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