quindi nella partecipazione che questo richiedeva allo spettatore ed era limitata alla figura di interprete-interpretante di un segno a-semantico. Tutto
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dipendono dall’attitudine personale dell’interprete come gli altri metodi. Così a questo genere di proiezioni personalistiche e tendenziose si devono fare
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dell’informazione, infatti, è concepita in relazione a chi riceve il messaggio: esattamente come il segno riguardo all’interprete interpretante. Il
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comportamento preferenziale: se io dico Giulio è buono, questo termine buono è un apprezzatore, se l’interprete (il ricevente) sia disposto ad attribuire
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’estetica segnica deriva dunque dal fatto che mentre il segno è segno proprio in base ai comportamenti a cui dà luogo nel ricevente (o interprete
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