trasferirsi in quelle prime tele come attraverso un filtro di argenteo pulviscolo. Gli ismi di avanguardia, le prime diavolerie dei fauves, il primo cubismo
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, appaiono nelle tele e meglio ancora nelle acqueforti e nelle litografie di Munch come consunti, unidimensionati. Occhiaie gigantesche forano i visi delle
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disegno, per cui gambe e braccia, corpi e visi, paion piantati nelle tele come per sbaglio, o per giuoco, collocati sempre in un punto diverso da
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Milano alla fine dell’anno, ora Roma rivede e festeggia alla Galleria L’Attico una ventina di tele di Magritte, eseguite in gran parte recentemente e
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le singole parti delle tele splendano di rameggi e screzi viventi.
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pienezza anche nelle tele più rarefatte, stanno sempre a indicare in De Pisis la sua stupefacente dote di disegnatore. E pare un paradosso in un artista
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, folle, personaggi, animali, oggetti, come se l’Europa da lui traversata in automobile o in vagone letto, fosse tutta a due metri dalle sue tele: ecco
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Poi, come succedeva a tutti gli inquieti e i curiosi del tempo che per i concittadini «imbrattavano le tele», andò a Parigi. In una zona dove era
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giovani di tutte le età, sempre condotti sulle tele con severa dolcezza. Nella sala d’onore i paesaggi e gli autoritratti sono opere di Museo, dal
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sigarette, versi della Bibbia e baci. Voleva ritrarle — diceva — in grandi tele, dalle quali si potesse comprendere la ingiustizia del mondo, si potesse
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È la tenace e rinnovata virtù del moribondo, che ammiriamo nelle sue tele? È quell’addio mai definitivo, quel vespro fra rosso e nero, di un giorno
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tele di media grandezza, delle decorazioni sensibili degli impressionisti astratti. Meglio così, dunque; un punto all’attivo per Mafai, che noi — per
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ancora troppo letterari e «suggestivi». Si ha l’impressione che, nonostante l’indubbio impegno dell’artista, davanti a queste tele Mafai non sapesse
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«atmosfera» delle tele dei suoi compagni di strada; ché Scipione ebbe altro piglio, si apri ad altra più nobile e dotta fantasia, legando i suoi simboli a un
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materia, vecchio cavallo di battaglia del pittore, che usò in rilievi, sabbie, carte vetrate, tele ruvide e sacchi, che potrebbe far pensare a un
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sobrietà che sorridono. Qui la raffinatezza di Levi doveva diventare umiltà, la sua padronanza di artista, giudizio umano. Ed ecco nelle tele che
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Nella «sala dei contadini» molte tele sono dipinte con grande finezza cromatica; ma senza più la soddisfazione, direi la felicità da parte del
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peggior romanticismo costarono lotte e fatiche... Le loro tele dimesse continuano a contrastare col ricordo (del Novecento fascista)... Nella lotta di
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tele sorelle, se mai si possa scorgere ciò che nella prima non abbiam visto o capito; ma, se dinnanzi ad una sola opera di Romiti ci pareva di essere
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Birolli; e che in queste sue tele sia qualche cosa di intenso, un animo pensoso e tormentato, si avverte per la persistenza quasi pietrosa dell’immagine
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A mano a mano che il pittore abbrevia la misura delle sue tele, le opere di questa mostra acquistano e di attendibilità e di qualità; e noi siamo in
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scaldate dalla «magia» del colore; anzi, fra i pittori puristi astratti della sua generazione, Baumeister è uno di quelli che arricchiscono le tele
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con toni timbrici e spostamenti grafici le reti e le trame delle sue tele, nella prospettiva di carpire da queste occasioni una immagine intiera e pura.
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figura di un’anima solitaria in mezzo a una fauna ostile e minacciosa, che la figura del narratore o del drammaturgo capace di condurre nelle tele o sui
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, in omaggio a una concezione dell’arte in astratto. Né ci pare che il pessimismo espresso in molte tele e sculture della Mostra di Venezia sia di per
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carni abbagliate di luci, metà osservate sotto quei soli misteriosi, metà ricordate dalle tele del Tintoretto, e del Tiepolo, al quale ultimo Delacroix
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» liberamente espresso nelle tele, con la evidenza e la persuasione che l’artista mise nel descrivere gli episodi della realtà. Delle sette versioni
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