figure, diafane fin quasi alla trasparenza; le quali danno la misura davvero di una impronta restata nella retina dello scultore, quasi di un momento
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, come di chi rifletta le immagini in una retina di sangue.
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un primo momento che, come paglie nella retina, l’artista abbia conservato i colori fisici delle sue vegetazioni, cardi secchi, viti, granoturchi, tra
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urlanti in mezzo al granoturco. Quel modo allucinato di accendere luci di spilli, rilevare blocchi di gesso, come trasferendo dalla sua retina l
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