Noi non facciamo molta differenza tra la «Memoria dell’uomo del Lager» di Luciano Minguzzi (benché la medesima angoscia e forse ancor più trasalente
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E che dire di quel trepido, favolistico viaggiatore tra vene di foglie e diagrammi d’acque, di Luciano De Vita, capace di guardare una goccia o una
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Scultore figurativo in cammino verso soluzioni di alta sintesi plastica è Luciano Minguzzi, il quale compone nella sua mostra personale un discorso
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figurazioni più sconvolgenti e originali della Biennale. Wolsiano è invece il grafico Luciano De Vita, manieristico Renato Volpini, mentre Giustino Vaglieri
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