quelle attuate a Milano dopo la Liberazione; sia perché le opere del maestro post-impressionista francese erano assai scarsamente conosciute in
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quello di Renato Guttuso, il quale fu, come pittore nel clima dell’antinovecento e dopo la Liberazione il primo e più persuaso assertore della attualità
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lo scotto della consunzione informale per esistere ancora nel mondo di Wols; e anche quando l’artista perviene alla sua completa liberazione, i
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Sono passati dieci anni dal primo grande avvenimento d’arte dopo la Liberazione, la Biennale di Venezia del 1948: nella quale i maestri d’avanguardia
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premi di scultura della Biennale dalla Liberazione in poi e mi trovavo — ricordo — davanti al cavaliere di Marini. Feci due passi indietro e detti una
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sulla sua pittura: ricorderemo la riassuntiva del pittore alla Quadriennale del 1935, la retrospettiva di lui alla prima Biennale dopo la Liberazione
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dopo la Liberazione: la esperienza del crollo dei miti fascisti, l’apparire dinanzi all’artista di un mondo più vero e drammatico, con le sue miserie
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cresciuta e si è fatta adulta dopo la Liberazione, dando un contributo non indifferente al panorama delle ricerche e dei risultati dell’arte astratta
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per il pittore dopo la Liberazione — pone le basi «della sua storia più vera ed autentica». Da questo momento la sua avventura si farebbe «solitaria e
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elogi come è dovuto ad artista nazionale di alta qualità e originalissimo. Dopo la Liberazione le mostre romane del pittore, soltanto nel 1945
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scopo di cercare nelle forze piú vive e operanti dell’Italia del ventennio le premesse e i caratteri dell’arte nata dopo la Liberazione. Ma, come è noto
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che tende a dimostrare la continuità di sviluppo dai modi antinovecenteschi a quelli realisti fioriti dopo la Liberazione.
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gran parte alla generazione che li ha preceduti, e che ha operato da ponte fra il clima chiuso del Novecento e quello aperto della Liberazione; un
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’astrazione il cammino delle sue immagini sensibili e di essere arrivato a un punto medio di «liberazione», compatibile con il suo passo e la sua
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liberazione dai pretesti, ha voluto rendere, attraverso cancellazioni di luci, attraverso matasse grafiche di biacche d'argento su fondi perla o cenere, il
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Sarebbe dunque, questa ultima fase di radicale liberazione (dalla realtà delle apparenze, esterna) un passo avanti qualitativo dello scultore, o una
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Alberto Gianquinto è uno degli ingegni e dei temperamenti più vivi che siano apparsi dopo la Liberazione in Italia nel quadro delle esperienze
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felice a crescere e ad espandersi, di una totale liberazione dalle strette logore di questo vecchio mondo.
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cimentò nella serie degli «ideogrammi» che costituiscono già la fase più matura e fisionomica della sua arte; quindi, dopo la liberazione, l’artista operò
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piccole mostre personali, da un decennio auspicate. Fra gli artisti che emersero subito dopo la Liberazione come astrattisti ritroviamo le mostre
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Anche Afro, il più antico e il più elegante pittore astrattista italiano dopo la Liberazione, si mostra, negli undici quadri esposti, immobile fino
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