ancora il fenomeno più importante e maiuscolo della storia dell’arte contemporanea e Bonnard, allontanato, un meno degno suo figlio, accolto sulla
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assunto la Biennale fin dal 1948, la Mostra di Munch completava in modo esemplare il panorama dei valori dell’arte contemporanea in quel singolare momento
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situazioni della società contemporanea, per una via il più delle volte diretta, se non proprio documentaria. È raro, infatti, che un dipinto di Picasso
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motiverebbe senza un profondo legame con la storia contemporanea. Questo ulteriore e memorabile approfondimento dell’arte di Picasso ha dunque inizio nel
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Sembra davvero impossibile che il mago raffinatissimo della pittura contemporanea, per conoscere il quale a Parigi è necessario prendere accordi
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Cézanne a Van Gogh, fino a Matisse e a Braque, non tralasciando di spaziare il suo sguardo sensibile nella storia della pittura contemporanea, col
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, costretti in quelle seggiole gestatorie della tecnica contemporanea (e sotto questo profilo noi troviamo nell’arte di Bacon anche una componente con il
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talvolta si mescola intorbidandolo, un vago senso di angoscia, un interrogativo senza risposta: agli elementi della tecnica contemporanea, al progresso
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gruppo degli «Otages», una diecina di pezzi che fanno parte ormai della storia della pittura contemporanea — ma attinse ispirazione anche da altri
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sviluppo dell’arte italiana contemporanea: l’anarchia gioiosa del ferrarese si lega benissimo all’anarchia squallida, solipsista, di Morandi, che
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, si è fatto più ampio e non v’è studioso d’arte contemporanea, che non abbia dedicato la sua attenzione all’artista fiorentino. Nel nostro piccolo
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ragione di quella avversione più sopra detta: il metro delle avanguardie, connaturato ormai nella coscienza degli amatori d’arte moderna e contemporanea, si
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dell’arte contemporanea italiana, a quanto sembra; o comunque i precursori di un filone assai importante, se non il più importante.
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il movimento futurista avesse avuto bisogno di una «riabilitazione», essendo entrato nella storia dell’arte contemporanea con tutte le carte in regola
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nel 1956 a New York, per una grandiosa mostra, l’opera omnia del padre della scultura contemporanea.
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Forse anche dopo la morte, Brancusi non è stato amichevole con la massima rassegna d’arte internazionale contemporanea! Certo, dieci opere in tutto
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dentro di noi, che non si dà pace e non si dà una ragione di nulla, prigioniero della civiltà e della tecnica contemporanea, appare drammatico; questi
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In tutta l’arte di Delacroix il «quadro storico» è la regola, mentre il dipinto di genere, la composizione su fatti ed episodi di vita contemporanea
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