È certo che dal periodo cubista (1909) a quello dei ritratti «naturalistici» (1915) alla maniera «antica» (1920) alle avventure «surrealiste» e dei
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elegiaci e psicologici mise spine, fremiti, si complicò in una serie di ricche e valide avventure: nel ritratto, nella caratterizzazione oggettiva, da una
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a conservare malgrado le sue avventure formali, o, al di sopra di esse.
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dipinti par dare la mano senza compromessi alle paillettès e alle perline di cui questo festoso polimaterico cospargeva le sue avventure nei tabarins
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Stati Uniti; amici ed amiche americani lo andavano spesso a trovare a Parigi e all’America erano legate alcune avventure, divenute ormai aneddoti
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Accademia della crusca
