il momento su opere piú difficili, si vedano quattro dipinti tutti del 1941 che vanno, presso a poco, sotto il titolo comune di «Signora seduta col
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dolce fanciulla», «Donna soave», opere dal 1941 al 1946 nelle quali la grazia di un tono pare allarmarsi dinnanzi al trepido vibrar di un rilievo, il
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superbe opere del tipo delle «testine di capretto N. 16» o della suggestiva «Piazza Navona» (1941) o del potente «Interno di macelleria».
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rinascimentali, erano forse troppo realistici e insieme troppo mentali. Non vogliamo con questo concludere che le celebri deposizioni e crocifissioni del 1941-42
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e delle maschere intorno al 1941-43 che sviluppò (assai prima di quanto non fece Morlotti) la lezione di Morandi in un ordine espressionista di
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saggio su «Raccolta» del 1941 — non dimenticato bontà sua, dal Durbé nella bibliografia da lui compilata sulla scuola romana —«la pittura romana dopo
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ogni caso è interessante la produzione di Guttuso fra il 1937 e il 1941, per chi voglia analizzare in qual modo si svilupparono gli artisti di «Corrente
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la libertà sempre fuggendo il suo maggior nemico, il militarismo e la guerra; infatti i tedeschi occuparono la Norvegia e Schwitters nel 1941 dovette
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