veneziana. Nel medesimo ordine di fossile arabesco, se pure assai più virtuoso e misurato, è — non dobbiamo dimenticarlo — il nostro Ghermandi, le cui
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proposito a soggetti «riconoscibili» nella sua bella mostra alla Biennale veneziana del 1958; e non sappiamo nemmeno fino a qual punto egli allora fosse
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Fra i futuristi «minori» la mostra veneziana presenta parecchie belle sorprese: Fortunato Depero, per esempio, nella sua «Pittura astratta» del 1916
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tuttavia constatare che la mostra veneziana, anche nella attuale sua configurazione, rispecchia una realtà spirituale accertabile, un sentimento del tempo
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