chiuso dell’autarchia culturale, del gusto timido e rettorico formatosi nel «ventennio».
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stesso timido; netto, con la autorità quasi meccanica del grafico industriale e tuttavia sviluppato nel giro di una felice incertezza, quasi che la penna
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, come vedremo, di un languido e timido «memorialismo», Romagnoni brancola, si sbraccia, protesta un po’ a vuoto, ripetendo il suo «gesto» come in un tic
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