Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sviluppo

Numero di risultati: 46 in 1 pagine

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Personaggi e vicende dell'arte moderna

260821
Venturoli, Marcello 46 occorrenze
  • 1965
  • Nistri-Lischi
  • Pisa
  • critica d'arte
  • UNIFI
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’inevitabile sviluppo: lui più di tutti è riuscito a portare fin dentro il quarto decennio di questo secolo la parola degli Impressionisti senza turbamenti e

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dell’arte mondiale si ripeterà quel fenomeno di fusione e di equilibrio tra cronaca e decorazione, tra realtà in sviluppo e contemplazione pura, come

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fedeltà agli impressionisti), ebbe uno sviluppo non dentro l’avanguardia storica, ma a fianco di essa, non cogliendone via via l’insegnamento, ma

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di Pougny (quasi trecento «pezzi», fra dipinti, disegni e guazzi) assai utile per l’amplissimo arco di sviluppo tracciato dalla pittura del maestro

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Gli è che Picasso ha voluto dare di questa quiete vivente, in sviluppo, tutti i possibili momenti. I quali, per comodità del lettore, possono essere

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sviluppo. Da qui la ragione di quei trofei di espressioni, di quello intersecarsi di prospettive, di profilo e di fronte, di quella apparente mancanza di

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Ragghianti, non arriva mai a definirsi attraverso uno sviluppo «riconoscibile» dalla «a» alla «zeta», come può essere, insieme, maestro di coerenza, comun

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sviluppo dell’arte mondiale, per Braque al principio di questo secolo l’incontro con Parigi e, pochi anni dopo, col gruppo dei Fauves, fu molto più

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Lando Landini aveva colto nel segno quando nel suo bel saggio su «Paragone» scrisse che lo sviluppo dell’arte di de Staël era una «avanzata a tentoni

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, angoscioso minotauro, nato dallo sbaglio e dalla fantasia. Se noi accettiamo l’arte di Pollock nel suo sviluppo (dall’avanguardia post-picassiana del

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più realisti del Re», che vedono anzi nello sviluppo dell’arte di Ben Shahn una involuzione verso l’indistinto formalistico, verso una avanguardia tinta

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presente nella scelta, del periodo «italiano» dove il colore non suona come una aggiunta, ma come un naturale sviluppo della grafia dell’artista: si

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La terza e più recente fase di sviluppo dell’arte di Fautrier — il cui esame, su un così vasto numero di opere, consente giudizi critici assai più

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sviluppo dell’arte italiana contemporanea: l’anarchia gioiosa del ferrarese si lega benissimo all’anarchia squallida, solipsista, di Morandi, che

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nel campo dell’arte. E siamo felici di potere ancora una volta occuparci dell’artista a questo punto di sviluppo della linea pittorica italiana

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Per queste ragioni e alla luce di questo sviluppo dell’arte di Mafai ci sembra almeno inadeguato, come fa invece Lionello Venturi, parlare oggi di

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Ci sembra che la formula del Venturi debba essere invece capovolta e a tutto vantaggio dello sviluppo storico dell’arte di Mafai, della sua natura di

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meno sulle opere ultime e più su quelle in certo senso meno polemiche ed esplicite, quanto a scelte di maestri. Arcaici, fuor della linea di sviluppo

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Ma il problema dello sviluppo in senso realista dell’arte di Ziveri va visto nel più ampio quadro del cammino della sua generazione, quella che per

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sua linea di sviluppo, la consorella maggiore francese; tanto che, a parte un certo formalismo che oscilla fra i modi della critica di Argan e una

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, una linea «europea» di sviluppo, di indiscussa consapevolezza, ma perché, proprio in virtù di questa «partenza» europea, l’arte di Prampolini è

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tipici entro l’arco di sviluppo della pittura fra le due guerre.

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linee di sviluppo dell’arte di uno dei maestri del Novecento più vitali e patetici: è invece, sia nella sproporzione della scelta, dove prevalgono

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Manca proprio una linea di sviluppo dall’interno, coerente e graduale, verso schemi dominati di astrazione, in Guidi, per poter pensare al senso di

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Benché l’arte del maestro bergamasco abbia uno sviluppo organico e conseguente, senza pentimenti e senza conversioni «modernistiche», io trovo nel

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che il suo viaggio figurato di Calabria costituisca un serio e felice sviluppo della sua passata pittura, ma non mai una contraddizione, o un

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Ben pochi furono gli artisti e i critici che additarono intorno al 1945 la possibilità di uno sviluppo coerente e senza salti dell’arte italiana da

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e delle maschere intorno al 1941-43 che sviluppò (assai prima di quanto non fece Morlotti) la lezione di Morandi in un ordine espressionista di

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un errore critico, un indulgere palese a una concezione dell’arte italiana a sé, la cui linea di sviluppo non avrebbe alcuna rottura e alcun

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sviluppo dall’ultimo Ottocento al Novecento, mancando soltanto — avvertiva Castelfranco, il più vicino, come metodo, alle «intenzioni» di cui s’è detto

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I nazionalisti spinti, che guardano a quest’arco di sviluppo dell’arte nostra, ancor convinti che il mercato francese e lo chauvinismo organizzato

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scandalizzò — e, ci pare, con un senso di maggiore aderenza ai fatti — che Branzi indicasse la possibilità di uno sviluppo dell’arte italiana fra le due guerre

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porre sulla stessa linea di sviluppo l’arte di Rosai e quella di Scipione, o, più generalmente, l’arte dei maestri del Novecento e quella dei giovani

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ponte non sempre consapevole dei valori di stile, almeno nel senso di uno sviluppo in un ordine avanguardistico dell’arte italiana, specie nel momento

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. Ovviamente, in una antologia come quella che ha potuto mettere insieme Castelfranco, non era facile, e forse neppure possibile, tentare una linea di sviluppo

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Giorgio Castelfranco ha poi voluto — e ci pare Un saggio proposito, questo suo — interrompere al 1945 lo sviluppo, o la vita, della «scuola romana

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Le nove opere che Giovanni Stradone espose alla Quadriennale dopo anni di astensione dalle mostre, rappresentano uno sviluppo in ordine tonale e

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risultati le sue fasi di sviluppo, facendo omaggio alla personalità di Pirandello concepita come sempre vitale e indenne, operi essa nel momento della

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venir fuori il Picasso adulto; non si potrebbe pensare a un Picasso che attinga un valido e determinante insegnamento per il suo sviluppo successivo al

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eccezione di Boccioni nel suo momento più vicino al cubismo e quella di Severini, in che cosa consistesse la linea di sviluppo della avanguardia

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ricerche dei pittori realisti d’oggi, di cui con attenzione noi abbiamo seguito e continuiamo a seguire lo sviluppo in tutta Italia. Si avverte, intanto

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drammatico e intenso dello sviluppo stilistico di uno dei più singolari pittori italiani «dopo Guernica», legato al gusto del più pittorico surrealismo (Max

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1908. Punti di contatto con Kirchner («Ritratto di Schapire» 1911) e con Nolde («Paesaggio norvegese» s.d.) si notano nello sviluppo dell’arte di

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Assai meno interessante dei due artisti precedenti è, a nostro avviso, Philip Guston, del quale si nota, si, un chiaro sviluppo nelle opere esposte

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Tra gli artisti la cui partenza più remota presuppone un arco di sviluppo necessariamente più ampio e una conseguente validità come figuratori

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Delacroix era quasi del tutto inutile, se doveva costituire una remora al libero sviluppo delle immagini inventate. Era necessario prendersi delle «licences

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